Ponte crollato in Sicilia, dopo sei anni pendolari ancora senza treni!

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Da quando nel 2011 è crollato il ponte della tratta ferroviaria Gela-Caltagirone, usata ogni giorno da migliaia di pendolari siciliani, né il Governo né la Regione Siciliana ad oggi hanno fatto nulla. Lo ha appena ammesso lo stesso Ministero dei Trasporti che, rispondendo al question time promosso in Commissione dal deputato 5stelle Diego De Lorenzis, ‘ha manifestato la disponibilità ad avviare un tavolo di confronto con RFI e Regione Siciliana’.
Dopo sei anni di immobilismo da parte dei vari Governi di destra e di sinistra che si sono susseguiti, il Ministero dei Trasporti aveva bisogno di essere interrogato dal MoVimento 5 Stelle per produrre una semplice dichiarazione d’intenti? Questa risposta è offensiva per i cittadini e per un servizio essenziale come quello del trasporto pubblico.
Lo abbiamo visto nei giorni scorsi con i nostri occhi durante il tour del MoVimento 5 Stelle per le elezioni regionali in Sicilia: una ferrovia letteralmente spezzata dal crollo di un ponte, evidentemente mal progettato, che serviva centinaia di studenti, lavoratori e turisti ogni giorno e la cui definitiva demolizione, a detta del Ministero dei Trasporti, è costata finora quasi 2 miliardi di euro. Una vergogna senza fine. Il Governo ci ha inoltre risposto che la messa a norma dell’infrastruttura è stimata all’incirca in 90 milioni di euro.
Delrio, così come Renzi e Berlusconi, resuscitano periodicamente progetti di grandi opere inutili come il Ponte sullo Stretto che costano decine di miliardi di euro ai contribuenti italiani ma poi non riescono mai a trovare poche decine di milioni per ripristinare un ponte utilissimo in aree scarsamente infrastrutturate che ne hanno necessità immediata. Questo è l’emblema della malapolitica, in Sicilia come nel resto d’Italia. Ecco cosa hanno prodotto sei anni di partitocrazia: disservizi, sprechi e disagi. E’ ora di mandarli a casa e scegliere un Governo a 5 stelle!

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