Cartelle esattoriali: grazie a M5S, stop alle nuove norme su prescrizione e riscossione privata

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Ci risiamo: arriva la Legge di Bilancio, e comincia la solita caccia alle porcherie nascoste a danno dei cittadini. Abbiamo cominciato con lo scovarne due nelle prime bozze, che riguardavano l’ex Equitalia e la persecuzione delle cartelle esattoriali dalla quale sembra impossibile liberarsi.
La prima norma che il governo ha provato a reinserire è il termine decennale di prescrizione sulle cartelle esattoriali non opposte, un attacco assolutamente inaccettabile alla certezza del diritto, viste anche le recenti decisioni della Cassazione. Il MoVimento 5 Stelle ha denunciato tale scandalosa forzatura, e grazie al nostro fiato sul collo il governo è stato costretto a fare dietrofront.
Siamo riusciti ad ottenere anche l’accantonamento della norma che prevedeva la cartolarizzazione dei vecchi crediti fiscali e la cessione a esattori privati, banche in testa: immaginate il taglieggiamento che si sarebbe verificato ai danni dei cittadini debitori, abbandonati nelle grinfie degli implacabili “recupero crediti” privati senza tener conto delle tutele via via inserite negli ultimi anni. A partire dai vincoli sul pignoramento della prima casa e degli altri immobili, una conquista recente che sarebbe finita nel nulla.
Purtroppo ci troviamo comunque di fronte a una legge di bilancio carica di bonus estemporanei, mancette circoscritte e una tantum: con la scusa di “mettere a posto i conti”, si è raschiato il fondo delle tasche dei cittadini e si comincia a scavare.
Parlamentari M5S Commissione Finanze, Camera dei Deputati