Violenza donne: fenomeno si sconfigge con più risorse e azioni strutturali

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ROMA, 7 novembre – “Purtroppo il nostro Paese deve ancora fare molta di strada da fare per debellare il drammatico fenomeno della violenza di genere ma, quantomeno, oggi le istituzioni hanno compiuto un passo in avanti. Gli impegni presi però devono essere prontamente applicati dall’esecutivo, altrimenti oggi avremo assistito solo a una ipocrita operazione di facciata. Tra gli impegni, quello delle risorse da mettere a disposizione per il contrasto della violenza sulle donne è fondamentale perché, senza politiche attive, ogni forma di contrasto risulterà inefficace. Il governo ci ha assicurato che le risorse stanziate annualmente saranno erogate senza ritardi e saranno vincolate all’assunzione di impegni precisi, all’individuazione delle priorità e alla valutazione dei risultati ottenuti. A noi, ovviamente, spetterà il compito di vigilare sulla reale applicazione di tali impegni”.

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle commentano l’approvazione alla Camera della mozione sulla violenza di genere.

“Altro punto sul quale il governo si è impegnato, quello che prevede l’adozione quanto prima del nuovo piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere per il periodo 2017-2020. Tale piano, in seconda battuta, dovrà poi superare il carattere di straordinarietà perché il nostro Paese ha bisogno di azioni sistematiche, non improntate all’eccezionalità. All’esecutivo abbiamo anche chiesto di promuoverne fermamente l’autonomia economica e l’inserimento nel mondo del lavoro, dal momento che la fragilità sociale è uno dei fattori che maggiormente espone le donne a forme di violenza di genere. Infine il governo inserirà nella costituenda banca dati nazionale anche la sezione relativa alla tipologia di relazione fra la vittima e autore della violenza, recependo così il contenuto della risoluzione, ‘Systematic collection of data on violence against women’, approvata all’unanimità dal Consiglio d’Europa, a prima firma della deputata del MoVimento Maria Edera Spadoni”.