Il Pd manipola i dati Istat sull’occupazione: aumentano solo i precari

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Roma 9 gen – “Vergognosa la manipolazione dei dati Istat che ogni mese fa il Pd per cercare di nascondere la verità, ovvero, che a crescere sono ormai solo i posti di lavoro a termine. Nell’ultimo anno, da novembre 2016 a novembre 2017, il 90,5% dei nuovi occupati è stato assunto con un contratto precario. Se l’obiettivo del Pd era, quindi, quello di eliminare la stabilità del posto del lavoro, ci sono riusciti”, lo affermano i portavoce della Commissione Lavoro di Camera e Senato.
“Nemmeno i dati sulla disoccupazione giovanile, che a prima vista potrebbero sembrare positivi, lo sono. Il calo della disoccupazione, infatti, è dovuto all‘aumento degli inattivi e all’emigrazione all’estero dei nostri giovani. Nel primo caso – proseguono- si tratta di 36 mila 15-24enni che hanno smesso di cercare lavoro perché scoraggiati e nel secondo caso migliaia di studenti formati dalle nostre scuole e università che sono fuggiti dall’Italia mettendo i loro cervelli a disposizione di altri Paesi”.
“Come se non bastasse, c’è il tema delle ore lavorate. Renzi sostiene di aver recuperato il numero di occupati pre-crisi. Peccato che rispetto al 2008, secondo i dati della Cgia di Mestre, manchino all’appello più di 1 miliardo di ore lavorate. Significa, quindi, che a gonfiare il dato dei nuovi occupati sono una miriade di part-time involontari, contratti a termine e in somministrazione, cittadini che lavorano poche ore a settimana e qualche volta anche 1 sola ora, come ha riconosciuto lo stesso Istat. È lavoro, questo?”. Concludono i portavoce del MoVimento 5 Stelle.