Trivelle: perché la Lega è contraria a più posti di lavoro e meno inquinamento?

“Fermare le trivellazioni e puntare ad un sistema di produzione e finanza sciolto dalle risorse fossili non solo rappresenta un obiettivo che il MoVimento 5 Stelle da sempre porta avanti, ma è anche coerente con il contratto di Governo, che anche la Lega ha firmato, che prevede di sostenere la ‘green economy’, la ricerca, l’innovazione e la formazione per lo sviluppo ecologico e la rinascita della competitività del nostro sistema industriale, con l’obiettivo di “decarbonizzare” e “defossilizzare”. Noi vogliamo incentivare lo sviluppo di un settore, quello delle energie rinnovabili, in continua crescita e che crea posti di lavoro piu’ di altri, come quelli in cui si utilizzano carbone e petrolio, che sono invece destinati a scomparire. Infatti solo tra il 2013 e 2015 nel settore dell’efficienza energetica, sono stati creati in Italia 425 mila posti di lavoro (rapporto 2014 “Comuni Rinnovabili”), nel 2016 l’Unione europea ha raggiunto 1.19 milioni posti di lavoro e nel 2017 nell’industria delle energie rinnovabili a livello mondiale sono stati creati oltre 500 mila nuovi posti di lavoro, con un aumento, rispetto al 2016 del 5.3% (Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2018). Cosìin una nota i portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Attivita’ produttive alla Camera. “Inoltre con la Proposta del Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC), che abbiamo inviato alla Commissione europea, facciamo un deciso passo verso la definizione di un nuovo modello di Paese, piu’ vivibile, moderno, e rispettoso dell’ambiente. Il nuovo approccio alla politica energetica del Governo del cambiamento proietta l’Italia in un futuro che ci vedra’ entro 10 anni produrre il 30% di energia da fonti rinnovabili.
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Non solo: tra gli obiettivi infatti, c’e’ anche la produzione di una quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti del 21,6%, a fronte del 14% previsto dalla UE. Se confermato dall’Europa, questo piano, che potra’ essere aggiornato solo al rialzo, ci obbliga a mantenere le promesse. Inoltre l’Italia sara’ fuori dal carbone entro il 2025, cioe’ finalmente fuori da una fonte inquinante e poco redditizia. Ci stiamo concentrando sul settore delle rinnovabili. Ci stiamo concentrando sulla creazione di nuovi posti di lavoro, sulla tutela dell’ambiente, su uno sviluppo che sia sostenibile. Nessun governo prima di noi ha avuto queste attenzioni. Questo e’ il Governo del Cambiamento”, concludono i portavoce del MoVimento 5 stelle.