Acqua: Publiacqua caso simbolo inefficienze attuale modello. Legge per gestione pubblica necessaria
“Il caso di Publiacqua, la Spa che gestisce l’acqua in buona parte della Toscana, è emblematico della necessità di approvare presto la nostra proposta di legge, che obbliga a reinvestire gli utili per il miglioramento del servizio. Gli stessi sindaci che hanno votato per la proroga della concessione al gestore, ora puntano il dito sui disservizi dovuti proprio ai mancati investimenti. Un’incongruenza che fa riflettere e ci fa chiedere quali controlli abbiano fatto, sull’operato del gestore, quei sindaci che sono rappresentanti dei cittadini. Probabilmente fanno comodo gli utili nelle casse dei comuni per altri tre anni mentre i cittadini devono fare i conti con perdite e continue interruzione del servizio”. Lo afferma la deputata del MoVimento 5 Stelle Federica Daga, prima firmataria e relatrice della proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.
“Lo stesso sindaco di Firenze, Dario Nardella, dice di voler chiedere i danni economici, per la sua città, a chi lui stesso ha nominato al vertice della società per azioni: un assurdo. A questo si aggiunge che la Toscana è la Regione con le bollette dell’acqua più salate, e che Publiacqua ha chiesto una proroga al 2024 per far fronte a investimenti di cui ad oggi non c’è traccia. L’alternativa, in caso di mancata proroga, era un ulteriore rincaro a carico degli utenti. Questa situazione dimostra che per la Spa il miglioramento del servizio e delle infrastrutture non è una priorità” commenta la deputata.
“A completare il quadro – aggiunge Federica Daga – i circa duecento licenziamenti avvenuti in questi anni, con il sindacato Usb che si dice preoccupato per ulteriori licenziamenti, cessione di attività e utilizzo di lavoro interinale. Ma allora dove vanno a finire questi utili? Non certo a risolvere la questione delle reti colabrodo, né in Toscana né nel resto del Paese, come dimostrano le tre procedure di infrazione da parte dell’Unione europea. Una situazione che ci ricorda quanto sia urgente sottrarre l’acqua, una risorsa di tutti, alle logiche del profitto per reinvestire ogni euro nella rete e nel servizio. Per il MoVimento 5 Stello diritto all’acqua è universale e deve garantirlo il pubblico reinvestendo fino all’ultimo centesimo, con enormi vantaggi per i cittadini” conclude.