Matera: Conciliare cultura e business? Possibile in chiave moderna

“La Città dei Sassi è Capitale Europea della Cultura. Ho vissuto in prima persona, dall’inizio di questa legislatura in particolar modo, gli sforzi di Governo e Parlamento per rendere questa manifestazione fonte durevole di opportunità per Matera e allo stesso tempo per dare respiro internazionale al patrimonio culturale materiale e immateriale della città e del Mezzogiorno. Abbiamo dato il massimo affinché si arrivasse con un programma e con un’offerta il più possibile adeguata a un appuntamento i cui tempi e modi erano stati decisi da altri prima di noi”. Lo afferma il presidente della commissione Cultura della Camera Luigi Gallo, portavoce del MoVimento 5 Stelle, oggi in Basilicata per l’inaugurazione di Matera 2019.
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“La sfida è conciliare i due concetti di cultura e business, necessariamente adeguandoli ai tempi mutati. La cultura e le leggi dell’ecologia, assumendo il punto di vista della natura e del paesaggio, possono delineare l’ossatura di un sistema economico e sociale diverso e sostenibile in tutti i sensi. Come conferma la ricerca indipendente Cultura 2030, la presunta antitesi economia-cultura si supera facilmente mettendo a punto nuove abilità di gestione dei patrimoni culturali, capaci di aprire alle contaminazioni e alle tecnologie, alle nuove esperienze di fruizione”, prosegue il Presidente della commissione Cultura di Montecitorio.
“In particolare a Matera e al Sud, ma vale per tutto il Paese, dobbiamo ragionare in termini di cluster culturali e turistici: solo così si intravedono più facilmente i prodromi di una industria leggera dal punto di vista dell’impatto ambientale, ma pesante quanto a possibili ricadute socio-culturali ed occupazionali. È in questa direzione che si sono concentrati fin da subito i nostri sforzi in Parlamento – conclude Luigi Gallo -, nella consapevolezza che il freno peggiore a questo processo non è né la burocrazia né la inadeguatezza degli investimenti, ma la mancanza di visione. Continueremo in questa direzione, puntando sulle competenze chiave per il 2030: creatività, competenze digitali, comunicazione e resilienza”.