Shoah: Cultura antidoto ad antisemitismo e intolleranza

“Il regime nazifascista ha dato vita a un universo del male in cui, come dice la senatrice Liliana Segre, ‘tanti tantissimi ebrei non hanno avuto la possibilità di invecchiare solo per la colpa di essere nati’, mentre i superstiti li hanno condannati a vivere portando dentro un dolore troppo grande, con una aggravante profetizzata da Primo Levi: ‘Torneremo, racconteremo e non saremo creduti’. Primo Levi dice ‘e’ e non ‘ma’, conscio di un negazionismo italiano causato dal peso sulle coscienze di chi nel nostro Paese ha sostenuto lo scellerato progetto della Shoah”. Così Alessandra Carbonaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera, intervenendo stamattina al dibattito sulla presentazione del libro di Guido Hassan e Giuseppe Altamore, ‘Auschwitz non vi avrà’.
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“La recrudescenza di fenomeni legati all’antisemitismo e più in genere di intolleranza etnica e religiosa che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, ci devono richiamare alla costruzione di una via da percorrere per costruire un futuro di dignita`, diritti umani e coesistenza pacifica per tutti. Questa via passa per la comprensione, l’istruzione e la cultura – prosegue -. La cultura assume forme diverse nel tempo e nello spazio ed è l’unica condizione che permette di cogliere e accogliere l’altro da sè, la religione o la nazionalità altrui, la diversità che è ricchezza e null’altro. Ma perche´ tutto questo sia possibile Primo Levi ci ha lasciato un monito: combattere la logica del privilegio sotto ogni forma in cui essa si presenti. Solo in questo modo potremo costruire una nuova umanita` in cui quello che e` stato non debba piu` ripetersi”, conclude Carbonaro.