Trivelle: Aumento dei canoni risultato storico, mai più sconti a chi sfrutta i nostri mari

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“Le compagnie petrolifere che vorranno venire nel nostro Paese e nei nostri mari per sfruttare giacimenti di “oro nero”, d’ora in poi non avranno vita facile”, spiegano i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera.
“Abbiamo stabilito che dovranno pagare ben 25 volte di più per i canoni annuali di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi. Un traguardo importante che si aggiunge all’emendamento già inserito all’interno del decreto semplificazioni che ha sospeso tutti i procedimenti in corso nei nostri mari, quelli che i vecchi governi avevano concesso per favorire i soliti poteri forti e le compagnie petroliere”, proseguono i deputati.
“È il momento di puntare i piedi sul tema delle trivelle in Italia, investendo di più su sostenibilità e rinnovabili, scoraggiando chiunque si ostina a voler invadere e distruggere i nostri mari e l’ambiente, pagando prezzi bassissimi. Solo 40 euro era la cifra media che le compagnie pagavano per chilometro quadrato. Un prezzo bassissimo che svendeva di fatto il nostro territorio a compagnie internazionali, che immediatamente rientravano in questa spesa irrisoria attraverso la vendita all’estero del nostro petrolio. E a pagare eravamo solo noi.
Il Movimento 5 Stelle guarda al futuro del Paese attraverso il graduale superamento delle energie fossili, e la moratoria per aumentare i canoni per le trivellazioni è un successo che porta la firma del Governo del Cambiamento. Da domani a guadagnare non saranno più i petrolieri ma i cittadini. Efficienza energetica e risorse rinnovabili sono l’unica strada percorribile per il futuro, oltre a creare 20 volte più posti di lavoro rispetto alle fonti fossili”, concludono i deputati.