TAV: Dalle opposizioni attacchi vergognosi al profesor Ponti e nessuna attenzione ai dati

Come spiega bene il portavoce piemontese del MoVimento 5 Stelle e vice presidente della commissione Attività produttive alla Camera, Luca Carabetta, “l’analisi costi-benefici che, ricordo, viene realizzata secondo standard internazionali condivisi, è il migliore strumento internazionale per valutare la spesa pubblica e la politica deve utilizzarla per prendere decisioni importanti prima di spendere i soldi dei cittadini. È così importante che fu lo stesso ministro Delrio a intraprendere questa strada per le opere pubbliche, una strada seguita con competenza e precisione dal team del professor Ponti: il vero problema è che nel frattempo Delrio e il suo partito si sono dimenticati di essere a favore di questo strumento e non hanno considerato più le analisi costi-benefici”.
tav2.jpg
“Purtroppo oggi in commissione, durante l’audizione del professor Ponti, abbiamo assistito ad un insulso attacco alla sua persona, senza che siano stati presi quasi per nulla in considerazione i dati. Quello delle opposizioni – continua – è un atteggiamento puramente ideologico: pur non avendo letto lo studio e, a questo punto, senza aver ascoltato o perlomeno capito quanto illustrato dal professore, si cerca di denigrare lui per togliere credibilità al suo lavoro. Purtroppo per loro però, i numeri parlano chiaro: invito dunque i parlamentari a leggere con attenzione lo studio e non proseguire con ricostruzioni fantasiose o, peggio ancora, con becere accuse che non fanno altro che dimostrare la povertà delle loro argomentazioni”.
“Concludo con una precisazione: si è fatto un gran parlare dell’inserimento nel computo dei costi delle accise sui carburanti e dei pedaggi. Una polemica sterile che, anche in questo caso, si sarebbe potuta evitare se solo si fossero lette le carte. Infatti tale parametro era già stato preso in considerazione nell’analisi del 2011. Inoltre, non è certo una novità, visto che tale metodologia risponde a delle prassi internazionali. Nessuno scandalo dunque come non è sorprendente constatare che i benefici ambientali sono irrisori poiché le stime di utilizzo dell’opera, che erano state sovrastimate nell’analisi del 2011, non sono comunque tali da generare un reale beneficio per l’ambiente e dunque da giustificare la realizzazione del Tav”.