Acqua Pubblica: Con nostri emendamenti passaggio al pubblico efficace e con giusta gradualità

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“Tra meno di un mese, il 25 marzo, l’Aula della Camera esaminerà la nostra proposta di legge per l’acqua pubblica a prima firma Federica Daga. Abbiamo presentato alcuni emendamenti frutto della necessità di aggiornare un testo nato 12 anni fa come proposta di legge di iniziativa popolare, e dare finalmente una adeguata risposta al voto referendario di 27 milioni di italiani. Le nostre proposte di modifica arricchiscono e rendono più efficace la portata della riforma anche alla luce delle tante voci ascoltate durante le audizioni e sui territori”. Lo affermano in una nota i portavoce del Movimento 5 Stelle Ilaria Fontana e Antonio Federico, rispettivamente capogruppo e segretario della Commissione Ambiente alla Camera.
“L’obiettivo della legge – proseguono i due deputati – è quello di riconoscere il diritto universale all’acqua sottraendola al controllo dei privati e affidando la gestione esclusivamente al pubblico, come stabilisce il contratto di governo. Attueremo questo passaggio, che prevede lo stop alla redistribuzione di dividendi e la destinazione di tutti gli utili al potenziamento del servizio, con la giusta gradualità e mantenendo i livelli occupazionali”.
“Anche nella gestione del servizio idrico integrato è il momento di fare esclusivamente gli interessi dei cittadini, che vedranno aumentare gli investimenti e diminuire le tariffe. Quella dei maggiori investimenti è una strada che abbiamo già iniziato a percorrere con lo stanziamento di 100 milioni l’anno per il Piano Invasi e Acquedotti e con la previsione, attraverso un emendamento, di 50 milioni per sanare immediatamente le tubature che contengono amianto e piombo. Sarà poi il ministero dell’Ambiente a vigilare sull’intero settore, dal momento che è il soggetto più adatto a controllare quello che si configura come un monopolio naturale alla fonte e un oligopolio nella gestione” concludono Fontana e Federico.