Istat: Gli ottimi dati su lavoro e produzione sono il risultato delle nostre misure

“I dati sull’occupazione pubblicati oggi dall’Istat sono l’ennesima dimostrazione che le nostre misure iniziano a dare i primi effetti, che vanno in una direzione radicalmente opposta rispetto al passato. Lo abbiamo sempre detto: ridare dignità al lavoro, aumentare gli investimenti e far crescere la domanda interna, avrebbe portato a un cambiamento positivo a dispetto di tutte le balle raccontate in questi mesi da opposizioni e giornali. E infatti ecco che, a marzo, continua a crescere l’occupazione: +0,3% rispetto al mese precedente, con una forte percentuale di crescita per gli occupati a tempo indeterminato per merito del Decreto Dignità. Cala invece la disoccupazione che arriva al 10,2%, il dato più basso dopo agosto 2018, mentre la disoccupazione giovanile è al 30,2%. Non era così bassa dal 2011!”
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“Un ottimo risultato che, ovviamente, non deve fermarci. A gennaio e febbraio anche la produzione industriale ha dato segnali positivi, facendo registrare aumenti del +1,9% e +0,8%. A questi si aggiunge il dato significativo sugli investimenti pubblici degli enti locali: +85% nelle Regioni e +22% nei Comuni a gennaio e febbraio 2019 rispetto al 2018. Passo dopo passo, dunque, stiamo invertendo quella tendenza negativa dovuta alle sciagurate politiche di austerity avallate dai precedenti governi. Cittadini e imprese, che hanno sofferto per molti anni, lo hanno capito e ora iniziano a vedere un vero cambiamento: occupazione e produzione industriale dimostrano che il 2019 sarà un anno positivo nonostante il rallentamento economico globale. Gli effetti della nostra manovra, uniti a quelli del decreto dignità, si stanno facendo sentire: mese dopo mese i numeri continuano a migliorare: a questo si aggiungono Reddito e Pensione di cittadinanza che, come confermato anche da Bankitalia, faranno aumentare il Pil di 0,2 punti percentuali quest’anno e il prossimo e di 0,4 punti percentuali nel 2021. Questa è l’unica strada da seguire per risollevare il Paese”.