Agricoltura, Naturale (M5s): Cara regione Puglia basta proclami, ora sbloccare fondi

IMG-20190620-WA0023.jpgROMA, 20 GIUGNO – “Il PSR Puglia è nato male con tante contraddizioni e obiettivi poco chiari rischia di portare al baratro l’agricoltura di una delle regioni più importanti non solo a livello nazionale”.
A dichiararlo è la senatrice M5S e membro della commissione agricoltura al Senato, Gisella Naturale.
“Come è noto la Puglia alla fine dell’anno rischia di perdere oltre 171 milioni di euro di fondi europei destinati all’agricoltura. La comparazione con le altre regioni italiane è inquietante: nessuna ha fatto peggio di noi . Parlano chiaro i dati diffusi da Agea Coordinamento (aggiornati al 30 aprile 2019), relativi all’avanzamento della spesa (Pubblica e Quota FEASR) effettivamente sostenuta e situazione disimpegno automatico FEASR al 31 dicembre 2019 dei PSR di tutte le Regioni e Province autonome italiane”.
“Oltre ai ritardi organizzativi e gestionali del PSR per alcuni bandi (es. 4.1)- continua la senatrice M5S – ai tanti ricorsi contro la regione Puglia si è dovuto attendere l’intervento del TAR, situazione che ha bloccato le procedure di assegnazione delle risorse per la rimodulazione delle graduatorie. Il rischio potrebbe essere anche quello di restituire una grossa parte delle risorse del PSR a disposizione proprio per aver speso in quasi quattro anni e mezzo solo il 56,84% degli importi relativi agli anni di impegno 2015/16”.
“Infatti se il restante 43,16% non verrà utilizzato entro la fine di quest’anno verrà irrimediabilmente perso come preveda la procedura di spesa”.
“In definitiva i PSR da volano di sviluppo per l’economia pugliese si stanno dimostrando una zavorra in quanto hanno disatteso, in gran parte , le aspettative di tanti imprenditori agricoli e agroalimentari pronti ad investire risorse importanti soprattutto in una fase storica dove il sistema bancario e creditizio non agevola sicuramente”.
“Questo non è il tempo dei proclami – conclude Naturale – . Cara Regione, la Puglia ha bisogno di fatti e risorse!”.