Lirica: decreto Bonisoli prima tappa di un’ampia riforma delle Fondazioni. Ridiamo dignità ai lavoratori precari

“Con il decreto Lirica diamo finalmente il via a un percorso di riforma ampia delle Fondazioni lirico-sinfoniche, mettendo fine all’abuso del precariato e ridando dignità ai tanti lavoratori di questo settore. L’audizione del ministro Bonisoli che si è svolta oggi in commissione Cultura ha confermato il carattere non più procrastinabile di questo decreto e l’intenzione, da parte del Governo, di procedere già nella prossima legge di Bilancio a una ridefinizione complessiva delle Fondazioni”. Lo dichiara Michele Nitti, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.
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“Sappiamo che per effetto della Legge Bray, quelle Fondazioni che ‘non raggiungano il pareggio economico e il tendenziale equilibrio patrimoniale e finanziario’ saranno poste in liquidazione coatta amministrativa: ben vengano, quindi, i tentativi di andare verso una soluzione post-emergenziale”.
“Il decreto Lirica, infatti”, prosegue Nitti, “punta tutelare i lavoratori che hanno diversi anni di precariato sulle spalle, a regolamentare la contrattualistica a tempo determinato, e a dare alle Fondazioni che abbiano la sostenibilità economica gli strumenti per ridefinire le piante organiche per le assunzioni a tempo indeterminato. L’abuso di contratti a tempo determinato non dovrà più essere lo strumento ordinario per ottenere le assunzioni”, sottolinea ancora il portavoce del MoVimento 5 Stelle.
“Finalmente potranno essere banditi nuovi concorsi nei limiti di un contingente corrispondente alla spesa complessiva del personale cessato non solo nell’anno in corso, ma anche nei due anni precedenti. Tutto questo senza ledere i diritti già acquisiti dai precari”, conclude Nitti.