GOVERNO: ENTUSIASTI PER NUOVA STAGIONE DI SVILUPPO CULTURALE. DA CONTE IMPORTANTI SEGNALI SU SCUOLA E UNIVERSITÀ

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Il nuovo Governo presieduto da Giuseppe Conte nasce all’insegna di principi e con modalità di lavoro che ripristinano, finalmente, la giusta e necessaria cultura della democrazia, che si sostanzia nel rispetto delle istituzioni e non in una condizione di campagna elettorale permanente. È essenziale che il Parlamento torni ad essere centrale nella definizione delle politiche del Paese e che, conseguentemente, si assista a una riduzione della decretazione d’emergenza.
Il Paese ha urgenza di una visione ampia e di lungo termine soprattutto sul piano culturale. Una visione che sappia valorizzare, tutelare e promuovere il nostro patrimonio, a partire dai piccoli musei e inglobando nello sviluppo le periferie, geografiche e tematiche. L’arte, la cultura e l’istruzione devono tornare ad essere non solo asset strategici dell’Italia, ma il tratto unificante della cultura nazionale, senza mai perdere di vista le specificità locali.
Il Movimento 5 Stelle nei 14 mesi del primo governo Conte non si è mai risparmiato nel contrasto alle disuguaglianze, con le misure più importanti come il Reddito di Cittadinanza e il Decreto dignità, ma anche con lo Stop al sistema di appalti delle ditte di pulizia nelle scuole e le 12mila assunzioni in programma dal primo gennaio 2020, con la legge quadro sulla lettura, con l’introduzione dell’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria, con l’accesso aperto alla ricerca scientifica. Alcune di queste risposte possiamo darle in pochi giorni approvando leggi che sono ferme al Senato non per nostra volontà.
Ringraziamo il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro dell’Istruzione Fioramonti perché hanno già elencato tra i primi obiettivi di un grande disegno di cambiamento la costruzione di una scuola e di un’università di qualità attraverso nuovi investimenti e il potenziamento della ricerca e dell’innovazione. Dobbiamo affrontare le emergenze del precariato e guardare allo stesso tempo alle importanti innovazioni didattiche nel nostro Paese e nel resto del mondo, facendoci forza della straordinaria esperienza pedagogica italiana finora troppo trascurata, valorizzando lo straordinario personale scolastico che abbiamo.
Le parole del Presidente Conte sulla libertà di stampa, inoltre, sono il segno evidente della bontà della strada che si intende intraprendere in questo ambito, e che dovrà necessariamente passare anche dalla creazione di percorsi di media education per un uso critico dei mezzi di comunicazione.
Siamo entusiasti per la nuova stagione di sviluppo culturale che sta per iniziare e pronti a lavorare sulla base delle linee guida illustrate oggi dal Presidente Conte.