Difesa: Riorganizzazione strumento militare secondo Legge 244/2012 tuteli esigenze personale e Know how

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Oggi nell’aula di Montecitorio ho presentato un’interpellanza urgente al Ministero della Difesa sul processo di ristrutturazione, revisione e semplificazione dell’organizzazione militare, avviato da anni e impostato in conformità dei dettami di una serie di procedimenti normativi, e che ha trovato impulso nella legge n. 244 del 2012. Ho chiesto al ministero un bilancio dei risultati raggiunti da cui possano eventualmente scaturire anche interventi volti a migliorare e rendere più efficiente il settore della Difesa. Non possiamo deludere le aspettative e non tener conto delle esigenze del personale sia civile che militare del mondo Difesa. Anche perché tale doverosa rimodulazione creerà una congiuntura con l’elevata età anagrafica delle risorse impiegate”. È quanto afferma in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Difesa Alessandra Ermellino.
“Viviamo in un contesto internazionale in continua evoluzione, non solo a livello geopolitico ma anche ambientale. I cambiamenti climatici sono annoverati tra le cause degli aumentati livelli di conflittualità legati alle migrazioni e alle dispute territoriali. Alla luce di queste circostanze il nostro strumento militare non può e non deve farsi trovare impreparato, nemmeno se interessato da una razionalizzazione – a livello di infrastrutture, investimenti e dotazioni organiche -, come previsto dalla legge 244/2012”, continua la deputata.
“Il termine riduzione non significa minore operatività ma anzi, maggiore efficienza e sinergia anche nel contesto internazionale. Il know how, quindi, dovrà essere salvaguardato e trasmesso alle nuove generazioni di militari e civili, esso inoltre dovrà essere potenziato attraverso la ricerca e l’innovazione in campo militare. Per questo, infatti, penso alla prossima Bilancio che mi auguro possa tenere conto anche nell’ambito difesa delle criticità finora riscontrate. La garanzia di equi e appaganti livelli di esecutività affermerà davanti ai cittadini un più alto e percepito grado di sicurezza, sia nazionale che internazionale”, conclude la deputata.