Dl Salva Imprese: dai riders a nuove assunzioni. Ecco le misure approvate

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di Susy Matrisciano
Girano per le nostre città in sella a una bici. Consegnano il cibo a domicilio, che ordiniamo con un click sulle piattaforme digitali, e entrano nelle nostre case. Si chiamano Riders. Eppure finora, per le leggi italiane non esistevano. Erano considerati lavoratori di serie B da impiegare senza alcuna tutela. Grazie al MoVimento 5 Stelle la categoria è stata riconosciuta e con il Decreto Salva Imprese, approvato oggi in prima lettura al Senato, abbiamo restituito loro dignità, diritti e tutele contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, che sono assicurati a ciascun lavoratore dipendente.
È un primo importante passo – possibile grazie al lavoro dei ministri del Lavoro del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio, prima, e Nunzia Catalfo, poi – da rivendicare con forza e subito anche se per entrare in vigore, dobbiamo spettare l’ok della Camera.
Il decreto assicura anche un pacchetto di misure, che guardano alle fasce più deboli. Penso agli operai delle aree di crisi complessa di Sardegna, Sicilia e Molise, rimasti senza paracadute sociale, ma che con questo provvedimento, possono tirare un sospiro di sollievo, grazie ai 33 milioni di euro stanziati per gli ammortizzatori sociali in deroga. Oppure agli Lsu e ai lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità di Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, diventati indispensabili per gli enti locali: senza il loro contributo molti Comuni non riuscirebbero a erogare ai cittadini servizi essenziali.
Il decreto include agevolazioni per le imprese in crisi, come la Whirlpool di Napoli, che invece di ultimatum e annunci di chiusura, potrebbe usufruire dell’esenzione introdotta per le aziende che fabbricano elettrodomestici e ricorrono agli ammortizzatori sociali.
Un capitolo, poi, è dedicato a nuove assunzioni. Abbiamo stanziato risorse per assumere altri 150 ispettori del lavoro, di ulteriori 1.003 dipendenti all’Inps e dei precari storici dell’Agenzia nazionale che si occupa di politiche attive del lavoro, perché vogliamo assicurare più controlli nelle aziende e tutele ai lavoratori e migliorare i servizi per i cittadini. Per rendere più efficiente il Reddito di Cittadinanza, che abbiamo fortemente voluto per abbattere le disuguaglianze sociali, riqualificare e aiutare i cittadini a trovare una nuova occupazione, serve personale dedicato.
Per il M5S, Nessuno deve rimanere indietro. Infatti, abbiamo previsto un indennizzo per i titolari delle aziende commerciali in crisi, chiuse tra l’1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018. Erano finiti nel limbo degli ‘esodati’. Nella legge di Bilancio dello scorso anno, avevamo reso questa misura strutturale ma alcuni commercianti erano rimasti fuori. Con questa norma, colmiamo un gap che si era creato. Il diritto alla pensione va assicurato non negato soprattutto dopo una vita di sacrifici.