Asili nido: Inaccettabile divario Nord-Sud. In Manovra nuovi interventi per migliorare offerta

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Oggi arriva un’ulteriore conferma dell’abissale differenza tra nord e sud Italia nell’offerta di asili nido e, dunque, dell’urgenza di proseguire il nostro impegno per ridurla. Secondo uno studio pubblicato da Openpolis, che prende in considerazione le 10 province italiane con più minori, solo nelle realtà settentrionali si supera la media nazionale del 24% di copertura di posti negli asili nido, mentre in quelle meridionali non si arriva nemmeno alla metà di questa soglia. Il quadro, purtroppo già noto, è impietoso, e aggravato dal drastico calo della natalità infantile: per questo siamo già intervenuti mettendo fine alle discriminazioni senza senso prodotte dal federalismo comunale e ora intendiamo proseguire per migliorare ancora l’offerta di asili nido.
In particolare, nel pacchetto Famiglia previsto nella prossima legge di Bilancio riserviamo un’attenzione specifica a questi fondamentali servizi, introducendo più risorse per aiutare le famiglie a pagare le rette e per aumentare l’offerta di posti, da nord a sud. Ma ricordiamo anche il grande risultato che abbiamo raggiunto a luglio scorso: con la modifica dei criteri per determinare i fabbisogni standard, abbiamo stabilito che non ci sarà più nessun Comune con “fabbisogno zero” di asili nido, ma esisterà per tutti una forbice che va dal 7 al 28%. Questo significa ridurre sensibilmente il divario territoriale e aiutare decine di migliaia di famiglie garantendo loro questi servizi così essenziali.