Carburanti: Ok unanime a risoluzione, Governo al lavoro per sostenere settore

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“Oggi in commissione Attività produttive a Montecitorio è stata approvata all’unanimità un’importante risoluzione, risultato di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di tutte le forze politiche. La risoluzione impegna il Governo a intervenire per la razionalizzazione e l’ammodernamento del settore della distribuzione dei carburanti. Un settore fondamentale e strategico per l’economia nazionale, che da anni vive una situazione di criticità, a causa di problematiche più volte segnalate dagli operatori, con i quali abbiamo ampiamento dialogato in questi mesi. Necessario, ad esempio, frenare i fenomeni di dilagante illegalità che penalizzano chi fa business in maniera corretta e coinvolgono spesso anche la criminalità organizzata con fenomeni di frode IVA Carosello. Bisogna poi intervenire su una rete distributiva estremamente frammentata, inefficiente e insicura dal punto di vista ambientale. E appare imprescindibile farlo adottando strumenti tecnologici, come la blockchain”. Così in una nota Massimiliano De Toma, portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera e primo firmatario della risoluzione. “Questo testo, impegna il Governo ad applicare processi innovativi nel controllo e tracciamento del carburante in tutte le fasi della filiera e per contrastare la contraffazione, il contrabbando di oli minerali e la forte evasione registrata nel settore. Previsto un potenziamento dell’attività di sorveglianza dei prezzi e l’avvio di specifici controlli da parte della Guardia di finanza. Vogliamo arginare questi fenomeni che creano danni ingenti all’intero sistema distributivo, con rischi anche dal punto di vista occupazionale, nonché danni per i compratori finali e le casse dello Stato. Per questo, si intende anche intervenire su tematiche come la normativa del sottocosto, l’efficientamento e la tracciabilità della rete distributiva, oltre che incentivare l’introduzione di strumenti agevolativi in favore della mobilità elettrica sulle autostrade”, conclude De Toma.