Difesa: Risoluzione disturbi post traumatici forze armate segnale attenzione a salute militari

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“Sono molto soddisfatto per il voto all’unanimità arrivato oggi in commissione Difesa sulla risoluzione riguardante i disturbi da stress post-traumatico dei militari, di cui sono primo firmatario. Il fenomeno del DPTS e dei suicidi che spesso sono l’epilogo tragico di questo problema viene spesso ricordato come una “strage silenziosa” che fa ancora molte vittime nel nostro Paese (più di 50 casi sono stati registrati solo nell’ultimo anno). Il voto di oggi è un segnale evidente della nostra attenzione alla tutela della salute degli operatori delle forze armate”. È quanto afferma in una nota il deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Difesa alla Camera Roberto Rossini.
“Diagnosticare il prima possibile un disturbo psicologico da stress è fondamentale per sostenere i militari in un percorso di sostegno e rinserimento. Ancora troppo spesso, infatti, i militari soffrono il timore di denunciare le patologie a causa della paura di avere ripercussioni sul lavoro o di venire isolati. Verrà previsto un sistema nel quale anche i dispositivi elettronici (come gli smartphone) aiuteranno a denunciare situazioni di malessere. Inoltre abbiamo reso più trasparente la collaborazione tra associazioni di supporto psicologico esterne al mondo della Difesa e il dicastero”, continua il deputato.
“Grazie alla risoluzione abbiamo quindi compiuto un primo passo che aiuta a creare una rete più efficace ed efficiente per il supporto a chi opera nei vari reparti dell’Esercito, dei Carabinieri, della Marina militare e dell’Aeronautica e alle loro famiglie” conclude Rossini.