Manovra: Nel settore Azzardo un’altra tappa verso la riduzione

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Approvato emendamento del Movimento 5 stelle che riduce l’offerta di azzardo e pone rimedio ad alcune distorsioni nella legge di bilancio

“50.000 slot machine (-20%), -8.000 VLT (-18%); – 11% di locali con VLT e -20% di concessioni per raccolta di azzardo online. Sul gioco d’azzardo il Movimento 5 Stelle ha dato prova di coerenza, ponendo rimedio ad alcune gravi distorsioni nella legge di bilancio e anzi ribadendo il nostro programma che prevede una graduale uscita dal machine gambling.
Nello specifico, con l’approvazione di un mio emendamento:
1. Il “prezzo” base d’asta delle concessioni viene proporzionalmente aumentato, riducendo l’eccessivo vantaggio per i concessionari.
2. La partecipazione alle gare non sarà più limitata ai concessionari attuali e dunque aumenterà la concorrenza; sarà invece esclusa per le società con sede legale in paradisi fiscali fuori dallo spazio economico europeo.
3. Vengono ancora inseriti specifici divieti affinché i dati informatici sui giocatori e sui comportamenti nel gioco d’azzardo non siano utilizzati a scopi commerciali.
E infine, ma forse ancora più importante, vengono fatte salve le norme regionali ed i regolamenti comunali (come quelli di Roma e Torino), che regolano l’offerta di azzardo a livello locale, a protezione dei cittadini ed erano messi gravemente a rischio da un comma ora soppresso.
Superato il passaggio della legge di Bilancio, ora ci si potrà concentrare sulla riforma complessiva: ad esempio incentivare la conversione industriale e commerciale di alcuni settori verso giochi “veri” senza vincite in denaro; rendere via via meno dipendente l’erario dalle entrate di azzardo e riportare l’Italia ad un volume di giocate sostenibile sul piano sociale, economico ed occupazionale; ed ancora rafforzare le responsabilità di trasparenza, vigilanza e prevenzione delle illegalità da parte dei concessionari e gli strumenti di controllo e repressione del crimine da parte delle autorità preposte.
A questo scopo mi impegnerò per attivare un gruppo di lavoro che includa anche la società civile e le organizzazioni di tutela delle comunità che in questi anni hanno insieme a noi combattono questa battaglia culturale”. Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi.