Perché è giusto uno scudo penale per gli operatori sanitari

In questi giorni si è tornato a parlare dello scudo penale per gli operatori sanitari. Cosa significa? Negli anni il rapporto di fiducia tra i cittadini e gli operatori sanitari ha subito una frattura; lo vediamo dalle aggressioni ai camici bianchi, dalle 300 mila cause stimate pendenti contro medici e strutture sanitarie, dalla medicina difensiva, con prestazioni sanitarie che non hanno come scopo primario quello di curare, ma quello di limitare il rischio di una causa legale, con un costo stimato di circa 12 miliardi l’anno. 
In questo contesto siamo stati travolti dalla pandemia. Gli operatori sanitari sono stati chiamati eroi, abbiamo toccato con mano l’abnegazione dei nostri medici, infermieri e di tutti gli attori del servizio sanitario nazionale. Tutti, anche chi alla sanità aveva tagliato 37 miliardi negli ultimi dieci anni, hanno riscoperto il valore della sanità pubblica, della ricerca scientifica, dell’eccellenza dei nostri professionisti della salute. 
Ad aprile, proprio per tutelare gli operatori sanitari, che – è giusto ricordarlo – sono arrivati a pagare con la propria stessa vita l’assistenza ai pazienti Covid-19 – avevamo proposto un emendamento al decreto Cura Italia per impedire di compiere azioni legali nei confronti degli operatori sanitari circostanziando la colpa grave. Nello stesso testo prevedevamo anche la tutela degli operatori sanitari da azioni disciplinari interne che l’azienda ospedaliera avrebbe potuto operare nei loro confronti. 
Adesso il tema è tornato alla ribalta con le vaccinazioni e siamo felici che molti esponenti politici stiano sposando questa battaglia. Proteggere gli operatori che stanno partecipando alla campagna vaccinale è importante. Deve essere chiaro però, e lo vogliamo dire con forza, che tutelare un operatore sanitario non significa fare un danno ad un cittadino o togliere ai cittadini la possibilità di far sentire la propria voce. Gli operatori sanitari non possono pagare per le inefficienze di altri. La campagna vaccinale deve procedere spedita perché è la nostra arma per riuscire a tornare alla normalità. Noi abbiamo il dovere di tutelare chi deve portarla avanti.

I senatori Mariolina Castellone e Arnaldo Lomuti