Sondaggio sulle responsabilità di Napolitano: ecco i risultati #napolitanodimettiti

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La Rete sfiducia Napolitano.
20.042 cittadini, in meno di nove ore hanno detto la loro su quello che considerano l’atto politico più grave compiuto in questi anni da Giorgio Napolitano. Quattro le domande a risposta multipla sottoposte liberamente alla Rete.
Per il 60,96% pari a 12.217 voti, l’atto più grave è rappresentato dalla richiesta di distruzione delle intercettazioni tra il Presidente della Repubblica e Nicola Mancino nell’ambito della cosiddetta trattativa Stato-Mafia. Un atto gravissimo specialmente perchè coinvolge il supremo garante delle istituzioni.
Per il 59,19%, pari a 11.862 voti, è stato grave il silenzio di Napolitano quando nel 1997 vennero secretate le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone alla Commissione parlamentare sui rifiuti relative al disastro criminale e ambientale nella cosidetta “Terra dei Fuochi”. Napolitano che allora ricopriva il ruolo di Ministro degli Interni non mosse un dito pur sapendo tutto, e tacque per i 16 anni successivi.
Il 43,04%, pari a 8.627 voti, ritiene gravi le sue responsabilità nella marcia forzata condotta al ritmo dell’austerity verso una unificazione europea in nome delle banche e della spoliazione dei diritti politici di mezzo miliardo di cittadini.
Infine il 29,13%, pari a 5.838 voti, ritiene una grave colpa il fallimento del Governo delle “larghe intese”, da lui fortemente voluto, decimato dalle dimissioni di ministri inadeguati.
Moltissimi i commenti: i cittadini riconoscono tante altre responsabilità di Giorgio Napolitano lungo tutto il corso della sua carriera politica, e non vedono l’ora di raccontarle. Decisamente un Presidente poco amato e poco stimato.