Derivati: vogliamo trasparenza, ci sono in ballo 40 miliardi

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Con la scusa della privacy vengono perpetrate le peggiori nefandezze. Accade persino quando si parla di finanza: sono intollerabili le opacità in merito alla gestione dei derivati sul debito pubblico, spacciate appunto in questi giorni per sana riservatezza a tutela dell’emittente sovrano. Ecco perché, secondo il MoVimento 5 Stelle, serve subito una commissione di inchiesta che porti alla trasparenza completa riguardo ai contratti.
Gli swap sottoscritti sui titoli sovrani hanno prodotto finora almeno 40 miliardi di perdite potenziali. Si tratta di cifre spaventose che vanno a ingrassare le banche d’affari controparte del Tesoro, cifre che potrebbero ampiamente mangiarsi i presunti benefici sul costo del servizio del debito legati al Quantitative Easing che ha avviato Draghi alla BCE.
Non basta una commissione di indagine. Serve quindi un’inchiesta vera sull’attività del Ministero delle Finanze, che appare più speculativa che di semplice protezione sulle oscillazioni dei tassi. Bisogna vederci chiaro, insomma, su un occultamento scandaloso di debito e sulla posizione dell’Italia che è sembrata decisamente troppo succube rispetto ai suoi rapaci creditori internazionali.