Il Giachetti accerchiato
“La giornata di ieri ha rappresentato il delirio osceno in cui vive il nostro Parlamento.
Abbiamo passato le nostre ore in aula a spiegare più e più volte, usando tutte le nostre forze e spiegandolo in tutti i modi, l’importanza di non andare in deroga all’articolo 138 della costituzione per dirottare l’iter di modifica della carta costituzionale, al solo ed unico scopo di raggiungere una costituzione che modificherebbe di fatto lo stato, trasformandolo magari in una repubblica presidenziale ed aumentando i poteri del governo dando autonomia decisionale ad un comitato di poche persone invece di permettere proficue discussioni in parlamento.
E così come una lobby decisionale di fatto, il comitato potrà decidere le riforme costituzionali, le sorti del nostro paese, garantendo gli interessi di pochi a scapito della collettività.
In un delirio collettivo di massa, la maggioranza ed i restanti parlamentari, erano presenti in aula solo per compiere la mera funzione di pigia bottoni, ed i nostri appelli al voto di coscienza si sono sempre infranti contro un muro di sordità.
Ma quando un oggettivo emendamento inerente la piena pubblicità dei lavori del comitato da noi presentato viene spiegato, qualcuno alza la testa e capisce l’importanza della trasparenza dei lavori del comitato, per evitare che questi facciano i loro sporchi interessi senza che i cittadini ne siano informati.
È Giachetti, deputato pd, che cerca di spiegare ai colleghi l’importanza di un tale emendamento, ma viene letteralmente accerchiato dagli altri deputati pd, tra cui il delegato d’aula, Rosato, che probabilmente gli avrà chiesto di non creare altri problemi alla dirigenza del partito, visto che Giachetti stesso é stato l’autore della mozione per il ritorno al mattarellum.
Mozione inizialmente firmata da altri 100 deputati del pd, ma poi al momento del voto, firme ritirate e votata solo da lui, e dal movimento cinque stelle.
Che tristezza!”
Sorial Girgis Giorgio