Equitalia: un ente medioevale da chiudere subito

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Ecco cosa succede quando si concede a qualcuno potere di vita e di morte sui cittadini, senza che si eserciti alcun controllo da parte dello Stato. Si sperimentava ogni giorno ai tempi dei gabellieri medioevali, tempi che a quanto pare siamo condannati a rivivere.

La Procura di Roma ha appena scoperto un giro di malaffare e corruzione, in cui dipendenti Equitalia si arricchivano chiedendo mazzette ai debitori dell’Ente in cambio della riduzione o cancellazione del debito. Ma negli anni scorsi era successo anche di peggio: proprio come vessatori medioevali, altri dipendenti Equitalia (in Piemonte e in Puglia) si erano organizzati mettendo su imprese immobiliari e pignorando case in base alle proprie opportunità di business, o addirittura costringendo i cittadini a versare un “pizzo” per non ricevere cartelle esattoriali per giunta fasulle. A quando la gogna e le minacce fisiche?

Equitalia è stata spacciata negli anni come “la guerra all’evasione fiscale”, mentre alla fine si rivela mero strumento di vessazione di poveracci, organo deputato alla distruzione di piccole imprese e persino serbatoio di malaffare e intrallazzi. Nessuna cartella arriva mai alla mafia e ai grandi evasori.

Equitalia va chiusa senza pietà
e senza ripensamenti. Un’azienda che fa profitti sulle tasse è qualcosa di oscurantista e indegno di un Paese civile. I deputati del M5S chiedono che Equitalia sia immediatamente smantellata, definendola una “macchina divora-soldi che opprime i cittadini con pratiche da stato totalitario“.

A questo link l’interrogazione su Equitalia del M5S al Senato.