IMU: M5S aveva ragione, governo e Quirinale “azzardano”

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Et voilà: come volevasi dimostrare. La Corte dei conti ha svelato l’inganno sull’IMU, anche se non ha ancora tolto il velo in modo completo. E i magistrati contabili danno ragione alla denuncia del MoVimento 5 Stelle nei confronti del presidente della Repubblica. Napolitano, lo abbiamo detto più volte, ha firmato infatti un decreto Imu che ha coperture a dir poco ballerine, per non dire inesistenti. Dunque viola il principio del pareggio di bilancio contenuto nell’articolo 81 della Costituzione. Ora i nodi vengono al pettine e le responsabilità del capo dello Stato sono evidenti: ha firmato un provvedimento incostituzionale.
E perché non c’è copertura certa? L’azzardo sui giochi d’azzardo tentato dal governo sta facendo saltare il banco. Le aziende coinvolte non si sognano di pagare la multa (pur estremamente ridotta) e ricorrono in tribunale, mentre il gioco delle tre carte dei saltimbanchi Letta e Saccomanni è ormai chiaro agli occhi dei cittadini e a quelli, molto severi, della Corte dei conti che si è dichiarata addirittura imbarazzata per gli interventi del governo su questo contenzioso tra un grado e l’altro di giudizio.
Seconda copertura scoperta: l’extragettito Iva per quasi un miliardo derivante da una nuova tranche di saldo dei debiti della Pa alle imprese . Quasi sicuramente il governo dovrà ricorrere alle clausole di salvaguardia e all’aumento di acconti (anch’esso “bacchettato” dalla Corte dei conti) e accise, per esempio sulla benzina. Il risultato? Tasse abolite per finta e tasse aumentate per davvero. Preparatevi a pagare l’IMU… e anche l’aumento dell’IVA.