Alla Camera, oggi i deputati imbavagliati tre volte

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Le regole valgono per tutti, ma per il Movimento 5 Stelle valgono un po’ di più.
Così accade che questa mattina il ministro per le Riforme Costituzionali, Gaetano Quagliariello, in Aula ha parlato dello scibile umano applicato alla Carta e alla politica tout court: inneggiando a semipresidenzialismo, larghe intese e bipolarismo nello stesso minestrone come se niente fosse.
L’intervento di Quagliariello è stato presentato come un’informativa urgente, anche se tale non era. Lor signori hanno deciso. Punto e basta. E così, il diritto di replica si è ridotto al lumicino, si sa, l’urgenza…
Oggi abbiamo anche presentato una risoluzione per chiedere al Governo di lasciar perdere l’impellentissima riforma della Costituzione, e dare spazio un tantino a certe cose secondarie come il lavoro, l’economia, l’emergenza del Paese.
Senza colpo ferire, il presidente Boldrini l’ha respinta, perché irricevibile e bla e bla. Ma sappiate che non finisce qui: la invieremo ai “saggi”! Loro sì che sapranno far valere il diritto! Non appena avranno sbrigato le loro beghe in tribunale, s’intende.
Infine, ciliegina sulla torta la riunione della Giunta per il Regolamento, il cui compito era oggi esaminare severamente i misfatti in aula del MoVimento 5 Stelle. Quattro le frasi incriminate: Di Battista “Il Pd e’ peggio del Pdl!“, Colletti “Re Giorgio I“, e Fraccaro: “…per tenervi stretto il malloppo…continueremo a chiamarvi ladri“. Su pianisti e gente che fa artigianato per votare anche da assente, invece, nulla da eccepire.
Insomma, tutto il Palazzo è unito nel monitare su senso istituzionale e decenza. Che esempio per il Paese, che modello di dignità e serietà il nostro Parlamento. Intanto, si tappa la bocca a chi parla con la voce dei cittadini e gli fa sanguinare le orecchie.