Oggi in aula si ratifica… mezzo trattato TAV

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Ricordate la vicenda del trattato Italia-Francia sulla costruzione della tratta TAV Torino-Lione? La ratifica del quale dovrebbe essere già esclusa in partenza, a causa della mancanza di alcuni elementi fondamentali per la sua validità (ad esempio l’aumento del traffico, che non è avvenuto).
Ma il Governo ha fretta: il 20 Novembre c’è l’incontro con la Francia e occorre aver fatto i compitini per convincere i francesi a proseguire un’opera sulla quale hanno espresso concrete perplessità. In Italia s’ha da fare, per i soliti oscuri interessi, e quindi ci si dispone a tutto pur di forzare la mano alla Francia.
Ad esempio, a cedere la nostra sovranità ai cugini d’oltralpe: sulla tratta italiana vigerà, udite udite, la legge francese. Un treno extraterritoriale! E ciò torna assai comodo alle imprese italiche, perché i francesi non chiedono certificati antimafia: da loro non usa.
Inoltre, si sta seguendo una prassi pazzesca per simulare di corsa l’approvazione del Trattato: se ne ratifica mezzo. Cioè si vota alla Camera, e si presenta poi ai francesi senza che sia passato al Senato. Una cosa inaudita e del tutto anticostituzionale.
Per finire, nessuna Commissione parlamentare se ne è mai occupata, visto che il Ministro Lupi ha accentrato su di sé ogni decisione. Chissà di quali interessi è garante.
In ogni caso, già solo vedere cosa si inventano per mandare avanti questa Grande Opera fa sentire puzza di imbroglio da ogni parte. Il MoVimento 5 Stelle non demorde davanti a tanto scempio, e ha presentato ben 1082 emendamenti all’obbrobrioso impiccio chiamato “Trattato”. Glielo faremo sudare.