Alma Shalabayeva finalmente in Italia

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Alma Shalabayeva e sua figlia sono a Roma finalmente. Ricordo quando in lacrime, a casa sua, ci ha detto: «Voglio tornare in Italia, vi prego fate il possibile».
Noi abbiamo fatto il possibile, abbiamo messo pressione al Governo, per primi abbiamo fatto uscire lo scandalo (sono stati i senatori del M5S), abbiamo chiesto le dimissioni di Alfano, abbiamo dato materiale a tanti giornalisti, abbiamo presentato un’interpellanza urgente al Ministro Cancellieri e tante interrogazioni parlamentari.
Ogni volta che abbiamo incontrato la Bonino siamo tornati sul caso, in ogni audizione, sia alla Camera che al Senato. Abbiamo ricordato il caso Shalabayeva in decine di interventi in aula. Siamo andati in Kazakistan, la prima “missione diplomatica del M5S”. Abbiamo fatto uno streaming da casa di Alma, uno streaming!
Grazie alla voce di Alma, in diretta, abbiamo scoperto particolari sullo scandalo della sua espulsione all’insaputa (forse) del Ministro Alfano. Abbiamo incontrato il Ministro degli Esteri kazako, è lui che ci ha detto che Alma sarebbe potuta rientrare, l’ha detto per primo a noi del M5S.
Poi abbiamo, come andava fatto, tenuto un profilo basso aspettando che la Farnesina lavorasse. Siamo stati opposizione dura e responsabile (si trattava pur sempre di due vite). Ora siamo contentissimi, una donna innocente e una bambina affettuosa (una piccola musicista tra l’altro, ci ha suonato il piano a casa sua e lo suona benissimo) sono libere. Un grazie a tutti i giornalisti liberi che non hanno mai fatto calare l’attenzione sul caso e un grazie ai miei colleghi che hanno lavorato senza mai risparmiarsi.
Alessandro Di Battista, Commissione Esteri M5S Camera