Barracciu paradosso renziano: esclusa in Sardegna promossa a Roma


ll Movimento 5 Stelle ha depositato la mozione per rimuovere dall’incarico il sottosegretario alla cultura Barracciu indagata per peculato aggravato.
Intervenendo nell’aula del Senato la portavoce Manuela Serra ha ricordato come ieri il ministro Maria Elena Boschi ha dichiarato: «non è intenzione di questo Governo chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia, ma eventualmente per motivi di opportunità politica». Cosa è l’opportunità politica?
Per noi del MoVimento 5 Stelle l’opportunità politica è garantire al cittadino che chi amministra la cosa pubblica abbia una reputazione integra. È dunque opportuno politicamente affidare incarichi pubblici a persone che un ordine dello Stato com’è quello giudiziario annovera come potenziali colpevoli di un reato?
Per il Governo Renzi: il governo del nuovo, del cambiare verso, del fare… candidare indagati con reati di truffa, peculato, peculato aggravato, abuso d’ufficio, rappresenta evidentemente un segnale di forte opportunità politica e coerenza con il suo messaggio.
Si poteva e si doveva impedire la nomina di inquisiti, semplicemente in base all’articolo 54 della Carta costituzionale, che garantisce e tutela l’onore di tutti quei cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche.
Siamo al paradosso renziano: il governatore sardo Pigliaru non ha voluto indagati in Giunta, mentre invece il Governo Renzi si è richiamato con evidente ipocrisia e lampante “doppiopesismo” alla presunzione di innocenza per la Barracciu e altri cinque.
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