Renzi il guerrafondaio: 619 milioni per le missioni militari

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Eccoci di nuovo a parlare del decreto missioni. Un altro decreto che dà 619 milioni alle missioni internazionali per 6 mesi. 619 milioni per 6 mesi. Un rifinanziamento, perché manca ancora una legge quadro, cioè una riforma totale che regoli la partecipazione dei militari italiani all’estero. Ancora una volta un decreto in cui non si può valutare ogni singola missione impedendo di fatto al Parlamento di poterle approvare o bocciare singolarmente.
Ora, partendo dal presupposto che avete investito pochissimo in cooperazione e noi vorremmo che fosse incentivata, state utilizzando l’intera dotazione finanziaria del 2014 per coprire solo 6 mesi. E a giugno che farete? Sborserete altri soldi? E dove li prenderete? Ve lo dico io, sempre da noi italiani.

Vediamo come li spendete questi soldi:

Sono 700mila euro per la missione Eulex che, secondo il rapporto della Corte dei conti Europea del 2012, non ha assolutamente migliorato la situazione del crimine organizzato e della corruzione in Kosovo.
Altri 8 milioni per la missione Active Endeaviour, che dovrebbe prevenire movimenti di terroristi o traffico di armi nel mediterraneo e dovrebbe combattere lo sfruttamento dei migranti. Peccato che, nel Mediterraneo, terroristi a bordo non se ne siano mai scoperti: mercantili sospetti sono stati abbordati senza risultati e lo schieramento internazionale di incrociatori, portaelicotteri, sottomarini e velivoli radar non ha mai bloccato o segnalato un solo barcone in difficoltà o uno scafo di migranti in viaggio. Sostanzialmente giocate a battaglia navale, nei nostri mari, coi soldi di noi italiani.

Ma andiamo alla sostanza di questo decreto. 235 milioni di euro per ISAF, la missione in Afghanistan. Smettetela di chiamarla missione! Siete in guerra per avere il predominio su un’area geografica dall’altissimo valore strategico vista la sua vicinanza a Cina, Iran, Pakistan, India ed ex repubbliche sovietiche. 12 anni di guerra, la più lunga dalla II Guerra Mondiale in poi, la più lunga delle due guerre mondiali insieme. Una guerra inutile.

Non è servita a migliorare le condizioni di vita del popolo afghano e non ha riappacificato la zona. Ma ancor peggio, ha visto aumentare del 90 per cento la produzione di oppio, da cui deriva l’eroina che arriva anche sul mercato italiano e uccide i nostri ragazzi. Una guerra che non ha sconfitto il terrorismo internazionale e non ha scalfito il potere dei talebani. Una guerra di invasione che è costata la vita a 3000 soldati, di cui 53 italiani, per non parlare degli oltre 3000 civili innocenti, donne, uomini, bambini e che ci è costata oltre 5 miliardi di euro. 5 miliardi di euro.

Trovo una certa corrispondenza tra la violenza cui assistiamo in Afghanistan e la violenza che voi fate a noi italiani. Ci fate violenza quando decidete di finanziare una missione invece di aiutare le imprese abbassando la pressione fiscale. Ci fate violenza quando decidete di mandare militari all’estero invece di contrastare il dissesto idrogeologico. Ci fate violenza quando contribuite con 50 milioni di euro al palazzo della Nato a Bruxelles invece di aiutare le scuole che crollano sui nostri bambini.

Il punto è che voi seguite gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti accusati di autorizzare, attraverso la Cia, tecniche di interrogatorio che vanno dalle percosse a metodi di tortura più crudeli come il soffocamento tramite acqua. Ma si sa, siete forti coi deboli e deboli coi forti, e questo l’abbiamo capito.

Stanziate anche 25 milioni per la missione Ocean Shield. Non riuscite a risolvere la questione dei marò ma continuate a finanziare una missione antipirateria? Se voi aveste credibilità internazionale smettereste di finanziarla fino al ritorno di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e non accettereste la prova di forza che l’india fa sulla pelle dei due militari. Invece no, continuate a blaterare di soluzione prossima della questione ma siete talmente ininfluenti a livello di politica estera che non riuscite a imporvi con l’india e sappiamo tutti benissimo il motivo. Gli accordi commerciali di Finmeccanica con l’India sono più importanti, per voi, della vita dei due fucilieri. 

Maria Edera Spadoni – portavoce MoVimento 5 Stelle