Moby Prince: subito Commissione d’inchiesta bicamerale!


ll 10 aprile 1991, nelle acque antistanti il porto di Livorno, si verificò una delle più dolorose tragedie della marineria italiana: ben 140 persone persero la vita nel rogo seguito alla collisione della nave Moby Prince con la petroliera AGIP Abruzzo. La più piccola passeggera si chiamava Ilenia Canu ed aveva solo un anno.
Già nel 1997 furono presentate alcune proposte di inchiesta parlamentare sulla vicenda Moby Prince, ma non ebbero seguito.
Lo scorso anno il Presidente del Senato, Pietro Grasso, nel 22° Anniversario dell’incidente del Moby Prince, afferm ò la necessità della “costituzione di una Commissione d’inchiesta sulle stragi irrisolte in Italia”
In quell’occasione fu inviato un messaggio al Sindaco di Livorno in cui era scritto: “Come cittadino e come Presidente del Senato rinnovo la mia vicinanza e il mio affetto alle famiglie colpite esprimendo il mio più profondo cordoglio per quanti persero la vita in quell’incidente. Le istituzioni e la società civile hanno il dovere di rimanere al fianco di chi è stato colpito da questo tragico evento facendo chiarezza su quanto avvenuto […]. Mi auguro che anche il parlamento sappia contribuire a questo obiettivo, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione, a partire dalla costituzione di una Commissione d’inchiesta sulle stragi irrisolte del nostro Paese”.
Accogliendo l’invito del Presidente del Senato, unitamente alle richieste di verità e giustizia, che vengono dai familiari delle vittime della nave Moby Prince, nell’approssimarsi del 23° anniversario dell’incidente, riteniamo un atto doveroso la richiesta di istituire una Commissione d’inchiesta bicamerale per far luce su quanto avvenuto nella tragica notte del 10 aprile 1991.
“Moby Prince: 140 morti nessun colpevole!”: recita così lo striscione dei familiari delle vittime. Non vogliamo che su questa vicenda rimangano ancora delle ombre.
I morti del Moby Prince esigono giustizia. Lo scopo che ci proponiamo è dare risposta a tutti quegli interrogativi e sospetti che i familiari delle vittime hanno evidenziato durante questi anni. Esigenze di verità che sono proprie non solo dei familiari delle vittime, né della sola città di Livorno, ma di tutta la collettività.
Sara Paglini
Movimento 5 Stelle
Senato della Repubblica
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