Consulta boccia la legge 40, il M5S l’aveva già detto!

Dieci anni. Tanto è durato l’oscurantismo in cui è piombato il nostro paese con la Legge 40 sulla procreazione assistita. Una legge colma di divieti assurdi, frutto di un approccio ideologico che ha visto la maggioranza dell’ epoca utilizzare la bioetica come una bandiera politica, tracciando un solco tra l’Italia e il resto d’Europa e dell’intero Occidente.
Nel tempo la giurisprudenza ha abbattuto i pilastri di questa legge. Oggi un nuovo e fondamentale capitolo: cade anche il divieto di fecondazione eterologa. La Consulta oggi ha eliminato cioè il divieto relativo all’applicazione di tecniche con gameti di terzo donatore, che di fatto negava la possibilità a migliaia di coppie sterili di avere dei figli. Sono innumerevoli le famiglie che in questi anni sono state discriminate dai divieti della Legge 40.
Purtroppo per loro non ci sarà un risarcimento. Ma da oggi potranno avere accesso alle cure e all’assistenza necessarie per costruire una famiglia. E questo senza essere costrette a recarsi all’estero, con tutto quello che questo comporta in termini di stress, di costi e di rischi. La sentenza della Consulta è in linea con il disegno di legge depositato in Senato dalla portavoce M5S Serenella Fucksia già lo scorso 4 febbraio. Il ddl Fucksia riscrive l’intera normativa, portandola al passo degli altri paesi europei, e restituendo dignità a tutte quelle coppie in questi anni costrette a veri e propri viaggi della speranza, ribattezzati, neanche tanto simpaticamente, “turismo procreativo”.
Oggi la Corte Costituzionale ha restituito al paese una fetta di civiltà, intesa come equa tutela di tutti i cittadini secondo le regole e le possibilità della legge e della scienza. Con il ddl Fucksia il MoVimento 5 Stelle lo aveva fatto in anticipo. Come al solito, un passo avanti. Anzi: OLTRE.