DL Casa: regali ai cementisti, soldi all’EXPO. Basta!

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Un altro decreto col trucco!
Dopo il “femminicidio” che nascondeva fondi al TAV, dopo il “decreto IMU” che nascondeva miliardi in regalo alle banche, arriva il “DL Casa” che nasconde quattrini ai cementisti e, peggio che peggio, all’EXPO.
Con la scusa dei senzatetto, così come fu per le donne uccise, e col consueto spietato cinismo si elargiscono prebende agli amici. E con la scusa del “decreto urgente”, ci costringono ad approvare tutto il minestrone di corsa e senza neppure riuscire a dare un’occhiata, figuriamoci correggere ed emendare.
Così funziona la democrazia di cui si riempiono tanto la bocca.
Ma noi non ci stiamo.
Non ci faremo mettere il bavaglio su una legge che porta nuovo cemento e zero soluzioni per l’edilizia popolare. Una legge porcata. Tra chi vive in affitto a basso reddito, nel 2010 c’è stato uno sfratto ogni 157 famiglie. Ma nello stesso tempo in Italia ci sono circa 40 mila case popolari sfitte. Più la crisi economica morde, più la fame di case popolari aumenta. La lista di chi aspetta una casa popolare conta 650 mila persone.
E questa legge? Risolve il problema, dice il governo e strombazza la stampa. Come? Semplice: sbattendo fuori inquilini dalle case popolari, con la “mobilità” (già sentito?); radendo al suolo le case popolari nelle zone centrali e ricostruendole chissà dove. Risultato: i cementisti si appropriano del posto al sole, i cittadini fanno le valigie.
Emergenza risolta!
E poi soldi a chi costruisce, con l’edilizia agevolata che diventa un business; sfratti a 68mila famiglie; perdita di tutti i diritti civili e assistenza sanitaria per chi occupa edifici abbandonati.
Per finire, ancora EXPO: altri 25 milioni al Comune di Milano. La fantasia aiuterà a indovinare in tasca a chi finiranno, anche questi.
Per il Movimento 5 Stelle questo ha solo un nome: colata di cemento.
Ci costringono a lottare con i denti, e noi saremo qui, in prima fila.
Canteranno Bella ciao anche stavolta?