Ex inceneritore Saspi: rifiuti ancora interrati. Interrogazione del M5S

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É necessaria una bonifica urgente, non si può perdere altro tempo. E’ la richiesta ai ministri Galletti (Ambiente) e Lorenzin (Salute) con prima firma della senatrice Daniela Donno in una interrogazione parlamentare sull’inceneritore ex Saspi, situato tra Lecce e Lizzanello.
Nel marzo 2013 il procuratore aggiunto di Lecce ha aperto un fascicolo per accertare l’inquinamento dei suoli attigui all’impianto attivo tra il 1965 e il 1989. A cinque dirigenti dell’ex Saspi venivano contestate ipotesi di reato di gettito pericoloso di cose, danneggiamento, omessa bonifica e avvelenamento colposo della falda acquifera.
Allo stato dei fatti, sussiste un pericolo per la salute dei cittadini che risiedono vicino all’inceneritore. Come se non bastasse, a questo si aggiunge un grave stato di degrado ambientale caratterizzato dalla presenza di collinette di spazzatura che costeggiano il fabbricato.
Questa interrogazione ha l’intento di porre nuovamente l’attenzione su una situazione che si trascina da troppo tempo. Chiediamo ai ministri di procedere con urgenza alla bonifica e alla messa in sicurezza dell’intera area dell’ex inceneritore Saspi e lo svolgimento di un’esaustiva analisi dei livelli di degrado e di contaminazione ambientale.
La priorità è quella di recuperare funzionalmente il territorio, attraverso un veloce ripristino dei siti inquinati. Chiediamo anche di avviare ulteriori accertamenti sulle responsabilità connesse al grave stato di degrado ambientale, verificando possibili abusi di stampo mafioso.