8×1000 alle scuole. Ecco come vogliono sempre guadagnare su tutto!
Ieri in Commissione Bilancio non sono riuscito a starmene seduto, mi sono alzato e sono uscito per un paio di minuti per calmare un attimo i pensieri. Il fatto che in Transatlantico (il corridoio appena fuori l’aula di Montecitorio) fossero in agitazione perchè non riuscivano a spartirsi le poltrone di CSM e Corte Costituzionale, non mi stupisce ormai; la sete di potere sulle nomine è risaputa. Il problema è che non c’è nulla su cui la vostra sete, la vostra necessità di controllo, non si posi. Fin nelle cose più marginali dovete metterci becco e guadagnarci qualcosa: che sia potere, soldi, favori ad amici.
Con la legge di stabilità dello scorso anno (che di per se è stata già una esperienza emotivamente pesante) noi del M5S eravamo riusciti a far approvare un emendamento per destinare una quota dell’otto per mille statale all’edilizia scolastica.
Ieri in Commissione è arrivata la modifica del regolamento dell’otto per mille, appunto per aggiornarlo in base al nostro emendamento.
Meraviglia delle meraviglie, sono riusciti a rovinare anche questo piccolo passo di buon senso, che eravamo felici di aver fatto approvare. Per cui il regolamento parla di edifici scolastici statali e del “Fondo edifici di culto“, che con l’edilizia scolastica non c’entra un beneamato c****! (Fondo già ben noto per altri scandali)
Di tutta risposta i Piddini Marchi e Parrini hanno continuato a difendere il regolamento fatto dal governo, arrivando a supercazzole come “quel fondo potrebbe comprare delle scuole”.
Non so se questa “marchetta” sia direttamente di Alfano o di qualcun altro, e neanche me ne frega poi tanto, ma vedervi gettare come rapaci anche sui fondi dell’8 x 1000 (sempre sperando che il governo decida di non usarli per i decreti, come negli scorsi anni), per chissà quale vostro amico mi fa venire il voltastomaco.
Vincenzo Caso, M5S Commissione Bilancio