Faraone, c’è posta per te! (un esposto e un’interrogazione)

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Evidentemente non stava più nella pelle.
Davide Faraone, non appena nominato da Renzi sottosegretario al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha messo mano alla chilometrica mailing list del Miur @istruzione.it, tutto il comparto della scuola, e ha mandato indistintamente una lettera zuccherina per presentarsi e tessere le lodi del progetto La Buona Scuola.
Peccato che il contenuto del messaggio non avesse nulla a che vedere con le attività del Miur, scopo al quale è dedicata la mailing. inoltre, Faraone non ha ancora ricevuto le deleghe da Renzi e al momento dell’invio della mail non era stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di nomina a sottosegretario.
Faraone ha usato la sua carica per diffondere un progetto del governo che è ancora e solo sulla carta. Questa si chiama propaganda.
Allora, per amore della verità e per rimettere i tasselli al loro posto, abbiamo scritto una contro-lettera: quella che racconta al mondo della scuola e agli italiani chi davvero è Davide Faraone. Leggete pure:

Carissime e carissimi,
sono Davide Faraone, ho 39 anni e sono stato eletto deputato con il PD per la prima volta in questa legislatura. E questa volta vi racconterò tutta la verità
Nel marzo del 2008, andavo in casa di Agostino Pizzuto durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative siciliane. Non sapete chi è Agostino Pizzuto? Forse lo conoscete il suo soprannome: il “Basettone”. Questo signore deteneva l’ arsenale del clan San Lorenzo-Resuttana di Palermo ed è stato condannato a 8 anni per mafia ed estorsione e a 10 anni per detenzione di armi. Nel dettaglio, Basettone era in possesso di due pistole semi automatiche, due revolver, due mitragliatori di fabbricazione croata con silenziatore, un fucile a pompa, una granata, migliaia di munizioni per vari calibri, anche da guerra, e un giubbotto antiproiettile.
Qui potete leggere le conversazioni ambientali effettuate nella macchina di Caruso Antonino.
Poi, durante le primarie del PD per il comune di Palermo, c’è stato chi si è occupato disinvoltamente di raccogliere voti per me, come la cooperativa di disoccupati Palermo “Migliore” (qui link ad articolo e a servizio Striscia la Notizia)
Ora sono indagato in un’inchiesta aperta nell’ottobre del 2012 dalla procura di Palermo sull’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), che riguarda le ultime tre legislature. L’accusa è peculato per uso illecito – quindi riferito a spese non istituzionali o comunque non giustificate – di fondi destinati ai gruppi parlamentari. Le spese illegittime ammonterebbero a oltre 10 milioni di euro e riguarderebbero, tra le altre cose, l’acquisto di gioielli, borse, cravatte, soldi fuori busta ai dipendenti. In particolare mi sono contestate spese per 3.380,60 euro.
Intanto ho fatto strada e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per il quale ho fatto campagna elettorale alle primarie, mi ha voluto come Sottosegretario al Miur, per rappresentare un governo che fa propaganda sulla scuola mentre nei fatti non stiamo mettendo in campo neanche un euro in più rispetto al passato.
Siamo partiti dagli edifici scolastici senza un piano serio e una programmazione delle priorità, ma dando i soldi ai sindaci che scrivevano una lettera a Renzi.
E adesso lo Sfascia Scuola: ci stiamo occupando di ciò che avviene nelle nostre aule. Da tempo non vi era alcun coinvolgimento sulle scelte politiche che riguardano l’istruzione e per questo abbiamo voluto ascoltare voi tutti, salvo poi fare ovviamente di testa nostra. Però si tratta di un ottimo strumento di propaganda per entrare in tutte le scuole.
Avete una grande responsabilità, sono certo che lavorerete bene voi al nostro posto, come avete sempre fatto, e non sarà certo contro il PD che vi ribellerete per le nuove umiliazioni che dovrete subire.
Cari saluti
Davide Faraone
ps: Alla Camera abbiamo presentato un’interrogazione, rivolta alla presidenza del Consiglio e al ministro dell’Istruzione, per chiederne la revoca dalla carica di sottosegretario. Inoltre, è stato presentato un esposto alla Procura di Roma (inviato per conoscenza anche al Garante per la Privacy) affinché verifichi se siano stati compiuti abusi.
I deputati M5S in commissione Cultura, Scienza e istruzione