Mafia Roma: il M5S aveva già denunciato le ombre della mafia sui fondi ai campi Rom

nomadi-.jpg Mentre l’Italia rimane sbalordita per la Capitale travolta da scandali di mafia, noi da parte nostra non ci stupiamo per niente.
Il nostro lavoro, sempre accurato quando si tratta di approfondire le tematiche della legalità, ci aveva già portato a scoprire molti degli intrecci dietro la gestione dei fondi pubblici destinati ai campi rom. Li avevamo visitati, con una delegazione della commissione Diritti Umani e la senatrice M5S Manuela Serra, e con i nostri occhi avevamo constatato il terribile degrado e lo squallore in cui è costretta a vivere questa gente.
Un degrado che, però, suona decisamente stridente se paragonato alla cospicua cifra di cui dovrebbero beneficiare i 7 campi rom della Capitale: ben 24 milioni di euro l’anno stanziati dal Comune.
Nel percorso tra il Campidoglio e l’estrema periferia, dunque, tutti questi soldi vengono arraffati strada facendo e fatti scomparire. Ai campi non arriva nulla. Ne è esempio lampante il Best House Rom: 600 euro al mese a persona per 320 ospiti, elargiti ad una cooperativa che gestisce una struttura dove non ci sono neppure le finestre.
I campi Rom, come i centri di accoglienza, sono un grande affare che genera spreco di denaro pubblico, alimenta la corruzione e l’odio razziale. Responsabili ne sono i partiti di destra, di sinistra e anche la stessa Lega: il decreto sull’emergenza del 2009 che ha consentito fondi milionari e atti in deroga alle leggi porta la firma di Maroni, all’epoca Ministro dell’Interno.
O credevate forse che qualcuno si salvasse?