Il Governo sopprime gli sgravi previsti dalla 407/90, la denuncia M5S da condividere

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Cari amici Artigiani e Care Imprese,
come vi sarà noto, in questi giorni, la legge di Stabilità è in discussione al Senato.
Questa legge proposta dal governo Renzi, contempla l’introduzione di alcune misure che vi arrecheranno non pochi danni e pregiudizi, in quanto prevede la soppressione dell’art 8, comma 9 della legge 407/90.
Consideriamo sia indispensabile informarvi del rischio che state correndo, per cui vi chiediamo vivamente di diffondere la presente comunicazione, anche al fine di poter far pressione sul Governo ed evitare l’ennesimo grave pregiudizio ai vostri danni.
Il citato articolo della legge n. 407/90, come ben sapete, Vi consentiva di usufruire, in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 2 anni, di una riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio INAIL nella misura del 100% per un periodo di durata di 36 mesi per gli artigiani di tutta Italia e per le aziende del Mezzogiorno e del 50% di quelle del Nord e del Centro.
Ebbene, con la nuova legge di stabilità, voluta dal governo Renzi, tutti questi sgravi verranno definitivamente ed integralmente soppressi già a partire dal prossimo mese di gennaio 2015. Ancora una volta, dunque, sarete voi a partirne le conseguenze economiche.
Ma non finisce qui, la legge n. 407, è una legge dello Stato del 1990 non sottoposta al pareggio di bilancio e, se ora viene soppressa, come vuole il governo Renzi, tenuto conto dei limiti che ci impone l’Europa, reinserire in futuro una misura del genere sarà praticamente impossibile.
Il Movimento 5 Stelle, da sempre vicino ai cittadini e alle piccole e medie imprese, è indignato e preoccupato per questa misura ed ha presentato diversi emendamenti con la finalità di evitare in tutti i modi la citata soppressione dalla legge di stabilità chiedendo, addirittura di estendere totalmente le agevolazioni anche alle imprese del Nord e del Centro oltre che ai liberi professionisti.
Riteniamo, dunque, necessario un vostro diretto ed immediato intervento verso coloro che stanno contribuendo ad aggravare ulteriormente la crisi del vostro settore.