M5S ricorda alla Boschi il suo conflitto di interessi, lei grida alla “provocazione”

maria-elena-boschi-imbronciata-573368.jpg
La Boschi piace tanto alle TV, che però spesso dimenticano di raccontare tanti retroscena che riguardano lei, la sua famiglia e il relativo intreccio di interessi bancari. Nella Banca dell’Etruria per la precisione, come ricordavamo qui, una delle banche popolari su cui il governo ha emanato di recente un decreto.
Noi, invece, abbiamo una memoria di ferro. Per questo oggi alla conferenza dei capigruppo alla Camera, il nostro capogruppo uscente Andrea Cecconi si è trovato protagonista di una “zuffa” proprio con la Boschi. Andrea, infatti, ha chiesto esplicitamente alla ministra di uscire dalla stanza in quanto protagonista di conflitto di interessi sull’argomento banche popolari. “E’ solo una provocazione!” ha risposto la Boschi, rimanendo saldamente incollata alla sedia malgrado anche altri la sollecitassero ad uscire.
“Ci sembrava un principio di decenza istituzionale, il minimo che il ministro Boschi potesse fare.” racconta Andrea Cecconi all’uscita della capigruppo. “Avendo lei un coinvolgimento diretto nelle vicende della Banca popolare dell’Etruria, le abbiamo chiesto semplicemente di uscire dalla capigruppo nel momento in cui si discuteva della calendarizzazione del decreto che riguarda proprio gli istituti popolari”.
Non è una presa di posizione solo nostra. Anche Consob e Agcom stanno svolgendo indagini sulle notizie diffuse in anticipo riguardo a questo provvedimento, notizie che hanno sconvolto la Borsa e che potrebbero configurare i reati di aggiotaggio o addirittura di insider trading. Una faccenda delicata, insomma, e un ministro coinvolto dovrebbe saper mostrare un po’ di rispetto istituzionale invece di gridare alla “provocazione”.