Toscana: Paglini (M5S), Castagneto Carducci un ecosistema da tutelare

albero.jpg “L’amministrazione comunale di Castagneto Carducci preferisce barattare ettari di area vergine di pineta a campeggi privati anziché tutelare un bene comune antico e irripetibile, dove in questo momento animali e vegetazione convivono in un’armonia naturale. Un’area che vedrà una nuova strada interna larga 6 metri e mezzo, parcheggi per molte auto e un centro commerciale per il campeggio, per la quale saranno sacrificate dune sabbiose e piante secolari. Tutto ciò lascia senza parole, specialmente se ciò avviene all’interno di una pineta di rara bellezza, voluta già dal Granduca Leopoldo all’inizio dell’800. Una decisione a cui il Movimento 5 Stelle si oppone già da tempo; al Senato sono state presentate due interrogazioni rivolte ai Ministeri competenti, perchè non è possibile rimanere in silenzio di fronte al rischio di snaturare per sempre una zona costiera che è patrimonio di tutti”. Lo afferma la senatrice M5S Sara Paglini.
“Oltretutto – continua Paglini – la pineta di Castagneto è un’area soggetta al Piano Paesaggistico della Toscana, secondo cui ‘non è ammessa la localizzazione di nuovi campeggi e villaggi turistici, così come l’ampliamento di quelli esistenti all’interno delle pinete costiere’. Si tratta di una norma di buon senso volta alla tutela di un bene paesaggistico che è patrimonio comune di tutti i cittadini, di quelli presenti e di chi verrà. L’amministrazione comunale, invece, sta portando avanti il suo piano che contrasta con le norme del Piano Regionale e probabilmente bypassando gli uffici tecnici e politici della Regione Toscana. Nuove urbanizzazioni in quest’area sono state vietate in favore del recupero e della riqualificazione di quel patrimonio paesaggistico che fa della Toscana il fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana nel Mondo. Siamo tutti a favore dello sviluppo turistico ed economico dei nostri territori, purchè questo avvenga senza creare squilibri all’ecosistema, senza deformare e distruggere il paesaggio naturale, e secondo uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Non abbiano ereditato la terra dai nostri padri, ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”.