Incendio Fiumicino: c’è l’amianto nel terminal 3? (foto pirata!)

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Rompere le scatole serve, serve sempre. Ricordate l’incendio di Fiumicino? E’ subito sparito dai giornali, ma non dal mirino del MoVimento 5 Stelle, che circa 2 settimane fa ha organizzato un “blitz” di parlamentari in loco per verificare la situazione ambientale.
Ne è venuto fuori di tutto: subito abbiamo denunciato il livello di inquinamento dell’area, in particolare diossina, a cui è seguita un’interrogazione parlamentare della nostra Commissione Trasporti insieme ad alcuni parlamentari romani.
La Procura di Roma si è immediatamente attivata aprendo un’indagine, e la ASL, che si era rifiutata di rilasciare i dati relativi alla situazione ambientale del Terminal 3, è stata costretta a rendere pubbliche le informazioni. Da cui appare evidente ciò che noi avevamo denunciato fin dall’inizio: la diossina è presente eccome.

In conseguenza di tutta questa operazione, arriva un piccola vittoria per il personale aeroportuale: da ieri, Aeroporti di Roma ha disposto turni di lavoro ridotti e obbligo di mascherine, nonché il cambio continuo dei filtri dell’aria, per proteggere finalmente chi è costretto a lavorare nell’area.
Tutto a posto quindi? Purtroppo, sospettiamo di no. Il terminal 3 è ancora nel nostro mirino, e stavolta per il pericolo amianto. Una manina nascosta ci ha inviato qualche foto “rubata”: sospetta presenza di amianto nel Terminal 3, e un furgone di rimozione amianto che viaggia per le piste tra i Terminal 3 e 4. Quanto è alto il rischio amianto in un’area che ha subìto un incendio? A quali altri pericoli sono sottoposti lavoratori e passeggeri?
Non smettiamo di rompere le scatole, perché pretendiamo risposte.
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