Dal Governo nuovo attacco al fotovoltaico!

fotovoltaico.jpg
Un nuovo duro attacco arriva dal Governo ai danni dei piccoli produttori di energia pulita con impianti fotovoltaici. Renzi, infatti, fa slittare ancora una volta il pagamento degli incentivi per il solare fotovoltaico previsti per legge, mettendo in grave difficoltà economica quanti hanno sostenuto investimenti importanti per produrre energia green e a basso costo. I senatori del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto e Gianluca Castaldi hanno presentato un’interrogazione urgente chiedendo il riallineamento immediato alla legge delle regole sull’erogazione delle tariffe incentivanti.
Secondo il M5S si tratta dell’ennesimo bluff di Renzi sul cosiddetto decreto “taglia bollette”. Ad essere manipolati sono i diritti di centinaia di migliaia di soggetti che hanno realizzato con sacrifici impianti solari fidandosi delle regole che ora sono state stravolte. Per legge, infatti, dal 2015 le tariffe incentivanti dovrebbero essere pagate con cadenza mensile, in misura pari al 90% della producibilità media annua. Poi il conguaglio del rimanente 10% arriva entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Diversamente però il Decreto ministeriale e le regole applicative del GSE sono cambiate, in barba alla norma. Da quanto previsto, infatti, i pagamenti in acconto saranno effettuati con un meccanismo dilatorio: “qualora sia stata superata una soglia di importo a 100 euro con cadenza quadrimestrale per gli impianti fino a 3 kW, trimestrale per quelli da 3kW a 6kW e bimestrale per gli impianti che vanno da 6kW a 20kW”. Mensilmente rimangono solo quelli superiori a 20kW, che sono la parte meno consistente.
Un abile trucco del governo Renzi che però abbiamo smascherato. In questo modo si impedisce ai proprietari dei piccoli impianti di rientrare nell’investimento entro i tempi previsti. Si tratta di una scorrettezza a cui il Governo deve porre rimedio immediatamente oltre a simulare un effetto di riduzione della bolletta che non ci sarà.
In parole povere gli incentivi al fotovoltaico (6,7 miliardi di euro l’anno), che hanno già contribuito a ridurre la bolletta dei consumatori, vengono gestiti con una modalità di erogazione che mostra un effetto di riduzione di una tantum per un solo anno considerato, mentre la bolletta della luce tornerà ad aumentare dal 30 giugno dell’anno successivo.