Una speranza a 5 stelle: anche il Tar contro lo “Spalma Incentivi”

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Sullo “spalma incentivi” degli impianti fotovoltaici anche il TAR del Lazio ci ha dato ragione.
Ricordate il colpo di mano del Governo contro il fotovoltaico? Eravamo nel luglio 2014 quando con la scusa di ridurre i costi della bolletta venne sferrato un duro colpo ai produttori di energia fotovoltaica con il cosiddetto “spalma incentivi”. Un provvedimento che intervenne con la riduzione degli incentivi riconosciuti dal meccanismo del conto energia ai produttori di energia fotovoltaica sopra i 200 kW.
Nella discussione giudicammo il provvedimento improprio e anticostituzionale in quanto avrebbe comportato retroattivamente numerosi disagi economici agli operatori costretti a rivedere i loro piani di rientro per gli investimenti. Eravamo così convinti delle nostre motivazioni che in aula presentammo con 33 Senatori del M5S una pregiudiziale sui presupposti di costituzionalità alle disposizioni presentate dal Governo.
A meno di un anno da quei rilievi, il Tar del Lazio dà seguito alla nostra battaglia. Infatti con un’ordinanza depositata ieri ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dello “spalma-incentivi” fotovoltaico (articolo 26, comma 3 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 116). L’ordinanza in questione non è ancora stata pubblicata ma viene citata in una serie di sentenze non definitive depositate ieri presso la sezione 3-ter del Tar del Lazio, in cui il tribunale dichiara ammissibile la domanda di accertamento del diritto a non esercitare nessuna delle opzioni dello “spalma incentivi” e a mantenere quindi inalterata la tariffa incentivante del Conto energia. Da quanto si legge nelle sentenze, la questione di legittimità è stata sollevata rispetto agli articoli 3, 41 e 77 della Costituzione.
Purtroppo siamo alle solite. Ormai è facile ricordare che lo avevamo già detto.