Gse, M5S: “Risposta contraddittoria su parentopoli nell’ente”

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ROMA, 9 luglio 2015 – “Il ministero dello Sviluppo economico ci ha risposto in modo contraddittorio sulla parentopoli da noi denunciata in seno al Gestore dei Servizi Energetici. Da una parte il Mef parla di procedure meritocratiche e trasparenti, ma dall’altra invoca la privacy sui rapporti di parentela tra le persone che vengono assunte al Gse”. Lo denunciano i deputati M5S della Commissione Attività Produttive che oggi hanno preso atto con sorpresa della replica all’interrogazione in merito, a prima firma Andrea Vallascas.
“Il Gse gestisce tutta la rinnovabile italiana, 200 mila posti di lavoro e un terzo della produzione elettrica. Si tratta di un colosso che avrebbe bisogno del fior fiore degli ingegneri e tecnici italiani – riflette Vallascas – Invece, tra gli altri, vi operano la figlia del consigliere diplomatico del ministro Guidi, il figlio del consigliere del Quirinale per la conservazione del patrimonio artistico, la figlia di una storica segretaria di Bersani, vari parenti di deputati di Forza Italia vicini a Berlusconi”.
“Nella migliore tradizione italica del ‘tengo famiglia’, figli, cognati e cugini sbucano ovunque e attaccano la spina anche al Gse. Tutti genii e vincitori di concorsi corretti e trasparenti? Abbiamo difficoltà a crederci – chiude Vallascas – e continueremo a sorvegliare il funzionamento di enti controllati dal settore pubblico che si trasformano puntualmente in mangiatoie per i soliti ‘figli di’ in cerca di sistemazione”.