Renzi risponda su Hacking Team

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“Il Copasir sta lavorando sulla vicenda Hacking Team attraverso una serrata serie di audizioni. Ora più che mai è necessario audire il vero responsabile dei Servizi Segreti ovvero il primo ministro Renzi, immediatamente. Abbiamo audito nell’ordine la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, l’AISE, e restiamo in attesa di audire il ministro Orlando. Sono emerse diverse incongruenze e bisogna capire fino in fondo le finalità per cui veniva utilizzato il software Galileo. Grave sarebbe la conferma di un tentativo di vendita dell’azienda all’Arabia Saudita. Nessuno sapeva nulla? Colpisce molto il silenzio del mondo politico che sembra voler oscurare la vicenda, ma è tempo che il primo ministro Renzi si prenda le sue responsabilità”.
I portavoce del M5S alla Camera Angelo Tofalo e al Senato Vito Crimi e Bruno Marton, membri del Copasir procedono con determinazione: “Non possiamo essere un Paese a sovranità non solo limitata ma anche controllata. Hacking Team è un caso di Sicurezza Nazionale che si vuole far cadere nell’oblio. Si stanno ponendo rilevanti interrogativi su quanto sia lecito un software spia, e su come debba essere regolato il suo uso. Va ripensato il controllo parlamentare attraverso il Copasir che non può essere delegato solo ad ascoltare relazioni. Il mondo della Sicurezza deve rispondere sempre e comunque alla democrazia parlamentare e non può agire come uno stato nello Stato”.