Il blitz velenoso di Ferragosto di Renzi: freno al riciclo e 12 nuovi inceneritori

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Da Renzi arriva il blitz velenoso di Ferragosto per gli italiani.
Il decreto attuativo dell’articolo 35 dello Sblocca Italia, spunta in piena estate e manda in fumo ambiente, salute, economia del riciclo e… normative europee.
Tutto questo mentre Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’ invita alla riduzione e riciclo totale dei rifiuti attraverso l’adozione dell’economia circolare.
Come anticipato sabato dalla nostra portavoce M5S alla Regione Abruzzo Sara Marcozzi e denunciato oggi nello scoop del Fatto Quotidiano, il Governo Renzi, il Ministro Galletti ed i suoi tecnici proni alla lobby dell’incenerimento e Confidustria, per favorire la costruzione di 12 inutili e costosissimi nuovi inceneritori, hanno ribaltato a loro piacimento le gerarchie europee sulla gestione dei rifiuti.
Si sono inventati di sana pianta che l‘incenerimento è primario e strategico in barba alla riduzione dei rifiuti, il recupero materia e la raccolta differenziata..
Un piano che ricorda guarda caso quello proposto nel 2008 da Anida Confindustria sotto il Governo Berlusconi e che all’inizio 2009 gli allora Meet Up Amici di Beppe Grillo e le prime liste civiche 5 stelle denunciarono alla Commissione Europea insieme a tutte le altre politiche inceneritoriste attuate in Italia .
Ora si capisce perché un uomo chiave della lobby dell’industria dell’incenerimento come Pietro Colucci di Kinexia era alle cene di finanziamento di Renzi .
Lo stesso Colucci che qualche giorno fa ha annunciato la fusione tra la sua Kinexia e il gruppo del settore rifiuti Biancamano-Pizzimbone tanto caro a Dell’Utri e le cooprosse Manutencoop.
Tutto questo avviene mentre la Commissione Europea, nella bozza di proposta al Parlamento Europeo di modifica delle direttive rifiuti vuole sottrarre del tutto l’incenerimento dal calcolo del recupero energetico e si pone obiettivi di riciclo totale della materia , applicando finalmente una visione circolare dell’economia.
Per legittimare la costruzioni di 12 nuovi cancroinceneritori che bruciano soldi pubblici,salute umana ed economia virtuosa, il Governo Renzi si inventa dei paletti nel calcolo del fabbisogno nazionale:
-Per il Governo Renzi la raccolta differenziata non può superare il 65% .Tutto questo mentre ci sono realtà virtuose che con la raccolta porta a porta superano il 70% a livello regionale (Veneto) ed in molte grandi città (come Parma e tante altre) e l’80% in centri medi.
-Per il Governo l’indifferenziato deve essere necessariamente bruciato, come se fosse una direttiva europea. Peccato che la direttiva europea dica l’opposto e l’ incenerimento sarà sempre più marginale nel futuro.
-Per i falsari del Governo Renzi gli impianti di pretrattamento riusciranno a trasformare in combustibile ben il 65% dell’indifferenziato . Peccato che sia vero il contrario.
-Ultima bugia renziana l’indifferenziato non può essere recuperato in materia. I tecnici del Governo fingono di non conoscere il modello della Fabbrica dei Materiali, caldeggiato anche da assessori comunali dello stesso partito di Renzi.
Il Ministro Galletti ed il Governo Renzi sono l’ossimoro dell’ambiente , non sanno che dal recupero di materia si potrebbero generare 195mila posti di lavoro, fingono di non sapere che le diossine e gli inceneritori uccidono e mandano in fumo miliardi di euro di denaro pubblico.
Ultima domanda. Chi pagherà le multe per le ennesime infrazioni europee che arriveranno da questo scellerato decreto attuativo?
Il Movimento 5 Stelle denuncerà questa azione scellerata in ogni sede istituzionale.