Contro la “Buona Scuola”, la battaglia delle mozioni M5S arriva in tutte le Regioni


Dopo l’approvazione della cosiddetta Buona Scuola, il MoVimento 5 Stelle non ha mai pensato di arrendersi. Per questo abbiamo studiato, come primo strumento di contrasto, quello delle mozioni: presentate in tutti i consigli regionali nei quali sono presenti portavoce, servono a chiedere il ricorso alla Corte Costituzionale sui profili di incostituzionalità della Legge 107.
E le Regioni stanno rispondendo con convinzione. Dopo l’approvazione della nostra mozione da parte del Consiglio Regionale della Puglia il 31 luglio e da parte del Veneto il 1 settembre, oggi il voto si sta svolgendo in ben 5 regioni: Friuli Venezia Giulia (mozione bocciata), Liguria (mozione bocciata) , Lombardia (mozione approvata), Molise ed Emilia Romagna, mentre domani sarà la volta della Toscana. La discussione in Basilicata è saltata a causa del mancato numero legale. Nelle altre Regioni in cui il MoVimento 5 Stelle è presente, i portavoce stanno chiedendo con insistenza la rapida calendarizzazione del provvedimento, mentre per le mozioni approvate il ricorso alla Corte Costituzionale deve essere depositato entro il termine ultimo del 13 settembre 2015. Oggi il Veneto ha dato mandato all’Avvocatura di procedere, per questo il M5S chiede ai governatori di Puglia e Lombardia di dare attuazione a quanto deliberato dai consigli regionali.
Tra l’altro, nei consigli regionali si evidenzia più che mai l’atteggiamento schizofrenico dei partiti: il Pd vota la mozione M5S in Puglia mentre vota all’opposto in Veneto, Liguria e Friuli. La Lega vota “sì” in Veneto e Lombardia, ma non in Liguria. Forza Italia da l’assenso al provvedimento in Puglia, Veneto e Lombardia, ma lo nega in Liguria e Friuli. Un valzer che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, come il MoVimento 5 Stelle sia l’unica forza politica sempre coerente.