Cittadinanza: una legge vuota

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ROMA, 13 ottobre 2015 – “Una legge inutile che non semplifica la materia ma la complica ulteriormente, frazionando i diritti e mettendo, nero su bianco, che non tutti sono uguali di fronte alla legge”. Così i membri M5S della commissione Affari costituzionali alla Camera dopo l’approvazione della legge sulla cittadinanza.
“Si parla di cittadinanza – continuano – ma è un’altra truffa semantica del Governo e del Pd: basti pensare che la legge appena approvata sarà applicabile a circa 127mila persone su una base di 5milioni di migranti che vivono in Italia. E crea delle diversità: se si ha meno di vent’anni, oggi, allora si può ambire a diventare italiani. Se si hanno più di vent’anni, allora vige la vecchia legislazione e si dovrà pagare anche 200 euro per ogni pratica, perché la legge è retroattiva in maniera differente su situazioni analoghe”.
“Questa sulla cittadinanza è una legge aggrovigliata – spiega Riccardo Nuti – inutilmente complicata e arrabattata che i partiti hanno usato come se fosse una scatola per far finta di litigare fra chi grida ‘dentro quella scatola c’è una bomba’ e chi dice ‘dentro quella scatola c’è una torta’. Noi quella scatola l’abbiamo aperta – conclude – ed è vuota”